Bruxelles, 28 febbraio - N.R. - Si riunisce in questi giorni a Bruxelles la Commissione Petizioni del Parlamento Europeo: sono discusse varie petizioni che riguardano alcune tematiche seguite da vicino dal Partito Radicale.

Innanzitutto una petizione ruguardante l'interdizione per i discendenti maschi Savoia di entrare in Italia. Dopo una breve discussione, i deputati presenti hanno concordato che, pur essendo il divieto di derivazione costituzionale e quindi, in un certo senso, al di là da ogni intervento comunitario, esso è comunque contrario all'art.48 del Trattato CEE, che riguarda la libera circolazione delle persone, e quindi la petizione è ricevibile. Come esempio positivo di soluzione di un caso analogo, si è fatto riferimento all'attuale eurodeputato tedesco Otto d'Asburgo, già erede al trono asburgico, che è ormai assolutamente libero di circolare in tutti i paesi in cui si estendeva l'Impero Asburgico. Durante la discussione si è anche citata la proposta di legge del senatore radicale Franco Corleone, tendente ad eliminare la XIII disposizione transitoria della Costituzione Italiana.

Altra petizione di cui si è parlato, e che è stata parimenti dichiarata ricevibile, è quella presentata dal FUORI, contro la legge inglese del maggio 1988, rivolta alle autorità comunali inglesi, riguardante discriminazioni nei confronti degli omosessuali.

Si è aperta la discussione con l'affermazione che la Comunità non è competente in materia, essendo la regolamentazione comunale questione interna in uno Stato Membro. Tuttavia l'Atto Unico Europeo, statuisce la promozione dei diritti fondamentali, riconosciuti dalla Convenzione dei diritti dell'uomo, ed in particolar modo la tutela dei diritti di libertà ed uguaglianza: ed è a questo sommo principio che tale legge inglese è contraria.

Lo stesso principio, con particolare riguardo alla discriminazione contro gli omosessuali, era stato già ripreso dal Consiglio d'Europa, nelle sue Raccomandazione n.924 e Risoluzione 756 del 1981, dal Parlamento Europeo nel 1984 che aveva dichiarato che non si puo' ignorare o accettare passivamente ogni tipo di discriminazione e soprattutto quelle motivate dalla tendenza sessuale di un individuo.

Non è da nascondere che una parte della Commissione ha tentato di far dichiarare non ricevibile tale proposta, ma alla fine ha prevalso l'avviso più ragionevole: certo una bella vittoria per il FUORI!

Notizie Radicali seguirà la continuazione delle discussioni su entrambe le petizioni, previste per i prossimi mesi.