Roma, 1 marzo - N.R. - Nel corso di una intervista rilasciata a radio radicale, Salvatore Valitutti, presidente del partito liberale afferma che l'accordo fra le forze di tradizione laica "va visto come un'iniziativa che dovrebbe essere la cellula di una nuova aggregazione di fradio radicalforze politiche schiettamente democratico liberali, quindi la costituzione di un terzo polo".
"L'operazione non la si può ridurre ad un accordo elettorale. Anzi, c'è il pericolo che, riducendo questa operazione ad un accordo puramente elettorale per le Europee si finisca col sabotarla". "Secondo me - prosegue Valitutti - ci sono tutte le condizioni per far sì che questo tentativo di ampia intesa, di ampia prospettiva abbia luogo". ""C'è il timore che alcuni vogliano questo operazione come puro accordo elettorale. Ma costoro non si avvedono di scegliere,magari, un'operazione tatticamente vantaggiosa, però sacrificando il disegno strategico dell'intesa".
Secondo lei è indispensabile il ruolo dei radicali nella Federazione Laica?
Valitutti risponde: "Io ritengo che, o ci sono i radicali e allora si può fare questa operazione a vasto raggio, ma se non ci sono i radicali e, soprattutto, se non c'è Marco Pannella, è difficile farla";
Come si potrebbe dare questo ampio respiro politico all'operazione fra i laici?
Per esempio, convocando sin d'ora per il 1· luglio, la Costituente della federazione laica?
"Certamente, qui ci vogliono iniziative audaci; qui ha ragione Pannella. Bisogna muoversi con scaltrezza e coraggio" - conclude Salvatore Valitutti.
DICHIARAZIONE DI ANTONIO BASLINI
Io sono no convinto ma convintissimo che se i laici, e in particolare i repubblicani, i liberali e i radicali, per i quali ho un particolare affetto per tutte le battaglie che ci hanno unito,non arriveranno a rimescolare le carte e a presentarsi all'opinione pubblica con una nuova formazione, che raccolga la tradizione di tutti ma che sia una cosa diversa, questi partiti sono destinati a contare sempre di meno. Ho però un'enorme paura, conoscendo bene anche il mio partito, perchè mi rendo conto che molte persone che hanno in questo momento posizione di potere, preferiscono essere padroni del loro piccolissimo orto piuttosto che aprirsi e entrare in una formazione nuova. Ma fatalmente si deve arrivare a questo, io sono convinto che si deve superare la proporzionale che non marcia, che ha fatto il suo tempo, e questo costringerà le forze politiche a delle semplificazioni, come avviene in tutti i paesi di democrazia occidentale.
DICHIARAZIONE DI ADALBERTO MINUCCI
"Condivido il giudizio che Pannella dà della politica socialista nella prima parte della sua intervista all'Espresso. E' vero in definitiva che il psi in questi anni non ha certo lavorato per l'unità della sinistra. D'altronde sono i fatti che lo dicono e lo dice Pannella: di fatto il psi che può essere sembrato dominante nella coalizione di governo in realtà di è dovuto adattare all'egemonia dc. Sono tra l'altro commosso per le preoccupazioni che Pannella esprime per il pci ma non credo che il nostro partito sia indifeso come lui dice perchè a difenderci sono i nostri programmi, in particolare sul fronte dell'Europa. Non mi scandalizzerei affatto per esempio se trovassi Pannella candidato nelle nostre liste per le europee, soprattutto se fosse come credo una manifestazione ulteriore di un processo unitario. Ma non è solo sulla prospettiva europea che c'è stato un avvicinamento tra pci e pr".
DICHIARAZIONE DI LA MALFA
"Non credo che quanto detto da Altissimo nella sua intervista sulla Stampa rappresenti uno stop per la nostra iniziativa comune, io credo che la faremo, nulla è cambiato. Per quanto riguarda i radicali sapete che non si tratta di negoziare con il pr in quanto tale che non si presenterà alle elezioni, ma si tratta di coinvolgere esponenti di questo partito, in fatti alcuni di loro si dirigono verso il PSDI, altri verso le liste verdi. Prima però concludiamo le cose col pli, facciamo un documento comune, qualcosa, poi vediamo con i radicali.Certo, quando Pannella parla di una federazione, mi sembra forse troppo presto per il paese, prima occorre veder quali segnali verranno ai primi passi di maggiore intesa, di maggiore vicinanza".
DICHIARAZIONE DEL SENATORE ANDRIANI (PCI).
"Vorrei dire che ha ragione Pannella quando dice che i buoni rapporti tra i nostri partiti non sono un episodio tattico,non si tratta di un problema di manovra politica, ho l'impressione che si tratti invece di unpiù generale processo di unificazione della sinistra. Sono anche d'accordo con Pannella quanto punta alla creazione di una federazione di forze laiche, soprattutto allo scopo di semplificare il nostro sistema politico, sarà poi interessante vedere sul lungo termine su quali programmi queste forze riusciranno a convergere".