Bruxelles, 2 marzo - N.R. - Si è concluso l'iter in commissione della petizione presentata da Olivier Dupuis sull'obiezione di coscienza sottoscritta da circa 30.000 cittadini europei. Il voto finale in aula è previsto nella sessione di aprile.
Molti degli emendamenti presentati dall'eurodeputato radicale Roberto Cicciomessere, tendenti ad attualizzare e migliorare, dopo 6 anni, la risoluzione Macciocchi sullo stesso tema non sono stati accolti dalla commissione. La mancanza al momento del voto di esponenti della "sinistra europea", ha provocato l'affermarsi della volontà di coloro che vedono con reticenza l'obiezione di coscienza ed il rapporto finale della commissione rispetta questa tendenza molto, in particolare oltre ad aver tolta la possibilità di "obiettare in qualsiasi momento", non si è voluto fare riferimento alcuno alla Grecia, unico paese della comunità a non avere una vera legge sull'obiezione di coscienza ed il principio che il servizio civile sostitutivo deve avere la stessa durata di quello militare, è stato un pò affievolito, ammettendo che, nei paesi in cui si compiono esercitazioni successive al servizio stesso esso può arrivare ad una volta e mezzo la durata del servizio militare.
Non è stata neanche accettata la richiesta alla commissione eesecutiva di preparare un testo di direttiva.
Gli europarlamentari radicali assolutamente insoddisfatti dell'esito della votazione, hanno già dichiarato che tenteranno con ogni mezzo regolamentare di migliorare la risoluzione, ritenendo assolutamente scandaloso che il Parlamento Europeo prenda una posizione più restrittiva di quella presa dallo stesso parlamento nel lontano 1983, in una materia che i partiti europei hanno tanto discusso.