Roma, 9 marzo - N.R. - Il due marzo 1988 il Sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri, Gilberto Bonalumi, ha risposto a due interrogazioni a risposta scritta presentate dal Gruppo Federalista Europeo della Camera dei Deputati, primo firmatario Francesco Rutelli.
Con le due interrogazioni venivano denunciate gravissime violazioni dei diritti umani in Iran ed in Albania e si chiedevano al Governo gesti ed atti concreti affinchè i due paesi fossero costretti al rispetto degli accordi e delle convenzioni internazionali da loro sottoscritte, in tema di tutela dei diritti umani.
In merito alle risposte del Governo, Antonio Lalli, segretario dell'Osservatorio sui Diritti Umani, ha dichiarato:
"Il Governo ha dato due risposte evasive e superficiali.
Con l'Osservatorio sui diritti umani stiamo incalzando il governo, e sempre più lo faremo in futuro, affinchè ponga il rispetto e la tutela dei diritti umani alla base della propria politica estera.
finora non è stato così e la vicenda Iran lo dimostra.
Abbiamo ricevuto in Italia il Primo Ministro iraniano Mussavi, quando, da mesi, Amnesty International ed altre fonti denunciavano le esecuzioni di massa, le torture e i processi sommari susseguenti al termine della guerra IRAN-IRAQ.
I nostri interessi commerciali non vogliono essere insidiati ed "infastiditi" dai diritti umani.
Per quanto ci riguarda, a maggior ragione dopo l'incredibile condanna a morte dello scrittore Salman Rushdie, torniamo a richiedere, con forza, al governo l'interruzione di tutti i rapporti di cooperazione economica e militare e la sospensione di quelli diplomatici, con l'attivazione, allo stesso tempo, di tutte le procedure CEE ed ONU a tutela dei diritti umani.