DICHIARAZIONE DI RUTELLI.Roma, 13 marzo - N.R. - Riportiamo questa dichiarazione diffusa ieri dal vicesegretario del Partito Radicale, Francesco Rutelli:
"E' impensabile che nel 1989, a Roma e non a Teheran, si scateni una campagna su un paio di spinelli che potrebbero essere stati trovati da un poliziotto keniota nelle tasche di un esponente politico italiano.
A Claudio Martelli va dunque la mia completa solidarietà umana e politica, nella speranza che in Italia ci si dedichi piuttosto, e con maggiore attenzione, agli scandali veri, che riguardano la corruzione e gli interessi inconfessati del potere.
Mi auguro soprattutto che da questa vicenda il PSI ricavi la convinzione circa il carattere demagogico ed ipocrita della propria campagna sulla droga: proprio la vicenda Martelli dimostra quale costo umano e sociale pagherebbero con la criminalizzazione dello spinello milioni di giovani e cittadini; essi non si troverebbero sotto i riflettori dell'opinione pubblica, ma si ritroverebbero enormemente più deboli, indifesi, dolorosamente ed assurdamente emarginati".