Roma, 14 marzo - N.R. - Con un'interrogazione rivolta all'Assessore alla Sanità, Violenzo Ziantoni, il consigliere regionale "verde" Primo Mastrantoni, ha chiesto se corrispondono a verità le gravi denunce fatte dagli operatori del Centro di Salute Mentale di Frosinone, USL FR/4.
Gli operatori del Centro hanno denunciato:
1) le condizioni di cronico abbandono del Centro stesso;
2) il degrado dovuto alla mancata ordinaria manutenzione e le carenze igienico-sanitarie;
3) la mancata attuazione della legge 180/78 di riforma psichiatrica, che prevedeva, tra l'altro, interventi a domicilio, servizi riabilitativi e risocializzanti e la creazione di strutture intermedie (day ospital, case-famiglia, ecc.);
4) la carenza di psichiatri di ruolo, dimezzati numericamente rispetto a 10 anni fa;
5) la ricorrente mancanza di farmaci necessari;
6) la mancanza di autovetture necessarie per tempestive visite domiciliari;
7) che il posto di Direttore del Centro è da anni vacante, ed il pubblico concorso bandito da tempo per la sua copertura non ha ancora concluso il suo iter, e nel frattempo è stato ricoperto con successivi incarichi temporanei.
"La situazione del Centro di Salute Mentale di Frosinone - ha dichiarato Mastrantoni - è il prodotto di scelte legislative errate, che portarono 10 anni fa ad approvare in fretta e furia la legge 180, con il solo intento di evitare il referendum radicale che si proponeva di abolire i regolamenti manicomiali del 1904! Ho comunque chiesto all'Assessore alla Sanità di verificare le denunce degli operatori, e di intervenire per rendere utilizzabile un servizio necessario alla collettività. Ho anche chiesto di accellerare al massimo l'iter concorsuale per dare finalmente un Direttore al Centro stesso".