Roma, 16 marzo - N.R. - Si è tenuta oggi presso la sede della Federazione Giovanile Repubblicana la conferenza stampa del Comitato "Havel" sorto in difesa del drammaturgo ed esponente del dissenso cecoslovacco Vaclav Havel, condannato a nove mesi di carcere duro per aver deposto fiori nel luogo in cui vent'anni fa si diede fuoco Jan Palach.Alla conferenza stampa il Comitato "Havel" - rappresentato da Piero Cossu (Segreteria Naz. FGR), Paolo Sottile (Segretario Naz. GLI), Paolo Russo (Segretario Naz. GSD) e, per il PR, da Maurizio Turco (vice Tesoriere Federale) e Giuseppe Lorenzi - ha illustrato l'iniziativa, già messa in atto dal Comitato stesso, volta a promuovere e organizzare l'invio di cartoline al Primo Ministro cecoslovacco Adamec e allo stesso Havel.
Questa è la traduzione italiana del testo in lingua ceca riportato sulla cartolina indirizzata ad Havel:
"Caro Vaclav,
come cittadino europeo ti esprimo tutta la mia solidarietà per il prezzo che stai pagando affinchè libertà e democrazia siano affermate anche in Cecoslovacchia."
e, analogamente, quella indirizzata al Primo Ministro:
"Signor Primo Ministro,
il cittadino cecoslovacco Vaclav Havel, riconosciuto colpevole di aver deposto fiori nel luogo in cui vent'anni fa si immolò Jan Palach, è stato condannato a nove mesi di carcere duro.
Le chiedo - nel rispetto della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo e dell'Atto finale della Conferenza di Helsinki - che Vaclav Havel sia liberato al più presto, ponendo così fine a quest'inaccettabile violazione dei diritti fondamentali dell'individuo."
"Chiunque vorrà - hanno dichiarato i promotori - potrà, con una spesa di poche centinaia di lire, fare un gesto che, oltre ad esprimere solidarietà ad Havel, servirà a ricordare alla classe dirigente cecoslovacca che l'attenzione e il giudizio del mondo intero - specialmente in tempi di perestrojka - sono rivolti verso il loro Paese."
"Le cartoline - hanno ancora dichiarato i promotori - già in fase di distribuzione e di raccolta, dovranno essere spedite in Cecoslovacchia ad intervalli mensili, più esattamente il 16 di ogni mese, giorno del sacrificio di Jan Palach. Gli invii si protrarranno fino alla scarcerazione di Havel"
I promotori hanno infine lanciato un appello a stampa, radio e TV affinché si rendano disponibili a pubblicizzare, aderire e finanziare l'iniziativa, che rappresenta uno strumento per tutti coloro che, nei fatti, vogliono dare un contributo, modesto ma importante, al ripristino della legalità democratica in Cecoslovacchia.