Roma, 17 marzo - N.R. - Sulla lista "Verde Europa" e l'iniziativa del digiuno riportiamo dichiarazioni di Alex Langer, Franca Bassi ed Edo Ronchi.Le dichiarazioni sono state raccolte da Radio Radicale.
ALEX LANGER
"Credo che la formazione di una lista verde europa alle prossime elezioni europee, possa dare un esempio di un processo che oggi nella vita politica italiana sarebbe quantomai necessario e che io chiamerei di scioglimento e di ricoagulazione: dove scioglimento vuol dire rinuncia a spiriti di bandiera e settarismi; e ricoagulazione intorno ad ipotesi più ampie, e quindi anche con una capacità maggiore di raggiungere elettori nel momento elettorale. Il Concilio Verde Europa per ottenere il quale stiamo digiunando in ormai 80 persone, vuole essere una occasione per far trovare assieme 150-160 persone che vengano un pò da tutta Italia e che siano significative per l'esperienza che ciascuno porta dall'ambito in cui ha operato per l'ambiente.
Ecco, tutte queste persone dovrebbero accettare di esporsi in un crogiuolo da cui esca una lista verde unitaria e rigenerata. Questa non è una esperienza facile e perciò abbiamo scelto di digiunare, abbiamo scelto di dare qualcosa di noi stessi, di renderci più disponibili, di liberarci dalle nostre stesse scorie, senza con questo volere colpevolizzare nessuno, senza ricatti".
FRANCA BASSI (GRUPPO VERDE)
"Ho aderito a questo digiuno, per nulla ricattatorio ma propiziatorio e di dialogo perchè mi piaceva molto il suo significato simbolico: quello di liberarsi dalle scorie dei pregiudizi così come il corpo si libera dalle tossine. Vogliamo dare il segnale che non tutto il mondo verde è chiuso ed impermeabile a ciò che si muove al di fuori. Anzi, nelle liste verdi è vivo il ricordo delle ragioni per le quali ci siamo uniti: le liste dovevano essere uno strumento di servizio, come momento istituzionale di un movimento molto più vasto, strumento "biodegradabile" e da ridiscutere ogni volta. Oggi invece c'è all'interno della federazione la tendenza a privilegiare il rafforzamento della struttura, mentre dovremmo rimanere fedeli alle nostre comuni origini ed essere sempre pronti a scioglierci e a confrontarci con quel che di nuovo accade. Spero che si riesca ad arrivare ad una soluzione comune, e che non si faccia da parte dei verdi la scelta politicamente miope della chiusura".
EDO RONCHI (DP)
"Ho aderito al digiuno ed ai suoi obiettivi perchè credo che ci si trovi ad un punto critico per la storia di DP e per il futuro del mondo verde ed ambientalista. Non è tanto e solo una scadenza elettorale, è proprio un momento in cui DP deve decidere se andare sostanzialmente a sbattere contro il muro o no, mentre il movimento verde deve scegliere se consentire un'involuzione settaria delle liste. E' quindi un punto di svolta importante per chi ancora crede che qualcosa possa cambiare in Italia, e per chi crede che realtà ed esperienze comuni come DP da un lato e i verdi dall'altro possano giocare un ruolo importante".