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Notizie Radicali
Agora' Agora - 18 marzo 1989
USTICA FATTI MILITARI E DI TERRORISMO: PERCHE' HANNO VOLUTO IL SEGRETO DI STATO. INTERVENTO DI ANGELO DE FEO, GIA' CAPO DELLA II SEZIONE DEI SERVIZI SEGRETI MILITARI.

Roma, 18 marzo - N.R. - Notizie Radicali pubblica oggi un importante intervento sulla vicenda dell'aereo abbattuto nel cielo di Ustica.

L'intervento è di Angelo De Feo, già capo della II sezione del Ri.S. (Ricerca Speciale) dei Servizi Segreti Militari.

"La commissione peritale ha accertato, ad unanimità, che l'abbattimento del DC 9 dell'Itavia è avvenuto ad opera di un missile aria-aria.

Per pervenire a questo risultato, ampiamente scontato, ci sono voluti circa nove anni e un gravoso impegno economico dell'intera comunità nazionale.

Il Ministro della difesa ha disposto, finalmente, che venga aperta una inchiesta, per stabilire cosa sia realmente accaduto, in ambito militare, quella tragica sera.

Chi si aspettava però un'iniziativa a tutto campo è stato ancora una volta deluso, in quanto il Ministro si sarebbe limitato a convocare il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica per ordinargli l'apertura dell'inchiesta.

Nessuno creda, in buona fede, che le conclusioni cui perverrà la suddetta commissione, se interamente composta da militari, possano contraddire le "verità" della gerarchia, tanto care allo stesso Ministro, che solo 48 ore prima della consegna delle conclusioni peritali, aveva riconfermato, per l'ennesima volta la sua convinzione che non erano state le FF.AA. italiane a provocare il disastro.

E' quindi possibile che i pilotati risultati cui potrebbe pervenire la commissione militare possano essere utilizzati, ancora una volta, per depistare e confondere il magistrato. Con questo non si vuol dire che oggi la verità è dietro l'angolo. E' altamente possibile che il reale responsabile del disastro non si sappia mai, visto anche l'alacrità e la sistematicità con cui si è proceduto, in ambito militare, alla distruzione delle prove.

Di certo si sa ormai che i militari sanno tutto, visto che un missile non è certo un colpo di pistola, che può essere impunemente sottratto dalla contabilità dello Stato e che nessun aereo straniero, anche se alleato, può umpunemente "sparacchiare", nei nostri cieli, senza il consenso delle nostre autorità militari.

Ma v'è un altro aspetto del problema che non può essere sottovalutato. Le solari reticenze, se non le provate menzogne di alcuni settori militari; le evidenti connessioni esistenti, o esistite, con la delinquenza comune e politica (si ricordi che Moro, dalla sua prigione, indica nel colonnello Giovannone una possibile via per il suo rilascio, e che per liberare Cirillo, i vertici politici e militari si recano in "delegazione" da Cutolo, a dimostrazione che le interconnessioni tra delinquenza politica e comune, con alcuni settori ed uffici dello Stato non sono una scoperta del Prefetto Sica, ma erano ben noti sin da allora); i conseguenti depistaggi in favore di brigatisti e mafiosi; la silenziosa e paziente opera di recupero in favore dei militari piduisti; il coinvolgimento dell'intera struttura militare nella sporca vendita delle armi, con connesse tangenti e protezioni; ecc.; sono tutti fatti che ci dicono che la credibilità e affidabilità dell'intero organismo, hanno bisogno di una completa rifondazione

, per cui sarebbe necessaria una profonda ed attenta pausa di riflessione.

Consentire oggi ad una così screditata istituzione di usare, a propria piacimento, un istituto "sacro" e "giuridicamente penetrante" come il segreto di Stato, è un atto di irresponsabilità politica, civile e morale di inaudita gravità. Sempre che questo stato di illegittimità non faccia comodo ai padroni del vapore".

 
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