Roma, 22 marzo - N.R. - Imre Pozsgay, Ministro di Stato ungherese e membro dell'Ufficio Politico del POSU, è stato intervistato da 'Radio Radicale' sullo svolgimento del XXXV Congresso del PR in Ungheria.
Domanda: Signor Ministro può dirci quali considerazioni hanno portato il Governo ungherese ad autorizzare la tenuta del Congresso del Partito Radicale a Budapest il mese prossimo?
Risposta: Diciamo piuttosto che il Governo non ha visto motivi per non autorizzare questo Congresso. L'Ungheria vuole affermarsi come un paese libero, aperto a tutte le forze sociali, ai partiti politici che vengano da noi senza l'intenzione di scontrarsi con le leggi del paese. Per quanto riguarda il Partito Radicale mi sembra che questa scelta di tenere il proprio Congresso a Budapest sia inserita in questo suo processo di progressiva internazionalizzazione, in questo suo voler superare i confini, non solo quelli nazionali, ma anche ed è importante, quelli dell'Europa occidentale.
Domanda: Verrà a farci visita al Congresso?
Risposta: Se vi sarò invitato e se in quei giorni sarò a Budapest, certamente.
Domanda: Come vede la proposta dei radicali di veder inseriti nella Comunità Europea, o per meglio dire, nell'Unione Europea, anche paesi come la Jugoslavia e l'Ungheria?
Risposta: Perchè questo accada, sia questi Paesi che l'Europa dovranno cambiare molto.