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Agora' Agora - 8 aprile 1989
JUGOSLAVIA: APPRENDIAMO DA UN GIORNALE CROATO CHE UN RAPPORTO DEL MINISTERO DEGLI AFFARI INTERNI INSERISCE IL PARTITO RADICALE, DEFINITO "ITALIANO", TRA I MOVIMENTI NAZIONALISTICI EVERSIVI.
DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO FEDERALE SANDRO OTTONI.

Jugoslavia, 8 aprile - N.R. - In merito alla questione jugoslava, Sandro Ottoni, segretario federale del Partito Radicale, ha dichiarato:

"Apprendiamo con stupore la notizia che su un giornale croato è apparso un rapporto del ministero degli affari interni nel quale il Partito Radicale, definito erroneamente "italiano", viene inserito nel contesto di movimenti nazionalistici eversivi.

Inoltre si attribuisce al PR l'impiego di metodi violenti, con il fine di destabilizzare la Jugoslavia e l'intenzione di costituire filiali in Croazia.

Il controspionaggio croato dovrebbe informarsi meglio, anche per evitare figuracce: i cittadini croati sono senz'altro più informati sul Partito Radicale di quanto non lo siano i loro servizi segreti, visto che nei mesi scorsi hanno potuto leggere su tutti i giornali ampi servizi su questo partito.

Forse l'uso dello sciopero della fame (e seicento cittadini europei hanno digiunato per convincere le autorità jugoslave a consentire il congresso radicale a Zagabria) o la distribuzione di volantini sono considerate espressioni di violenza selvaggia dei servizi croati? Se è così ce ne congratuliamo, probabilmente il grado di nonviolenza all'interno del controspionaggio è talmente elevato che anche il dono di un fiore viene considerato "manifestazione di violenza" e aggressione...beati questi asceti!

A proposito della destabilizzazione della Jugoslavia vorremmo solo ricordare che non più tardi di un mese fa il PR con Marco Pannella ed i suoi rappresentanti al Parlamento Europeo si è fatto portatore di una proposta di stanziamento straordinario di un fondo di un miliardo e mezzo di ECU, per aiutare la Jugoslavia a sollevarsi dalla gravissima crisi economica, politica ed istituzionale in cui si trova. Tale proposta, pur respinta dal Parlamento, ha trovato significative adesioni, tra le altre quella del Presidente della delegazione Jugoslavia CEE, Grimaldos.

Per quanto riguarda le filiali ed i gruppuscoli infine, vorremmo osservare che 370 cittadini jugoslavi, quindi anche croati, si sono recentemente iscritti al PR transnazionale, che nello statuto di questo partito è previsto il compito di costituire associazioni radicali liberamente ed autonomamente determinate.

Ci dispiace notare inoltre come le autorità croate anche recentemente siano intervenute per impedire senza motivo incontri pubblici tra esponenti del PR e la cittadinanza, mentre gli stessi incontri possono tenersi liberamente in Slovenia ed in Serbia.

Forse che l'autorizzazione concessa dalle autorità ungheresi (il cui controspionaggio non ci ha confuso con gli ustascia) allo svolgimento del congresso radicale a Budapest invece che a Zagabria, ha offeso qualcuno, nonostante tutto?".

 
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