UNA NOTA DI MARCO TARADASH.Roma, 14 aprile - N.R. - Marco Taradash, della segreteria del coordinamento radicale antiproibizionista interviene sul caso di Angelo Monguzzi, l'insegnante di Desio che, nel corso di un'assemblea sul tema dell'AIDS, ha raccontato la sua esperienza con l'eroina:
"Ha ragione Craxi" grida il Giornale. Chi si droga va licenziato. Forse accadrà davvero, si muoverà il Prefetto, il Provveditore, il Psi, Muccioli, Bruno Vespa. Ma quale è la colpa dell'insegnante di Desio di cui si reclama una punizione esemplare? Di essere andato a raccontare in un'assemblea di studenti non - si badi bene - durante l'ora della lezione la sua esperienza di eroinomane e almeno di consumatore occasionale di eroina. Un'esperienza vera per far capire. Non quella modello Rai, ma la sua, di un uomo in carne ed ossa, con - probabilmente - giacca e cravatta, una professione, uno stipendio. No, così non va bene: a noi, Craxi, Giornale, Bruno Vespa, gli eroinomani ci piacciono come li descrive la Rai, secchi, disperati, con la bava alla bocca, delinquenti e irrecuperabili, morti o ex. E se ex li vogliamo "guariti", sicuri di sè al mille per mille, tamburini della guerra alla droga.
Se sono persone normali con una vita normale un'esperienza reale da comunicare allora rompono gli schemi e le scatole. E vanno messi fuori gioco, sul marciapiede, per diventare secchi, disperati, delinquenti, morti. Per essere di esempio. Esempio morale si intende. Carne da referendum socialista".