Roma, 25 maggio - NR - Il Coordinamento NON UCCIDERE (coalizione per l'abolizione della pena di morte che raccoglie oltre 100 organizzazioni tra partiti, sindacati, associazioni ed enti laici e religiosi) ha diffuso oggi il seguente comunicato:
»E' noto che grazie al nostro impegno, alle nostre manifestazioni, alle nostre iniziative negli Stati Uniti, ai due milioni di firme raccolte non solo in Italia per la vita di Paula Cooper e l'abolizione della pena di morte, al nostro paese è ormai riconosciuto il ruolo di primo sostenitore dell'abrogazione della lugubre sanzione. La campagna dall'Europa è giunta negli Usa, nel paese che abbiamo scelto come primo interlocutore, per una semplice quanto importantissima considerazione: il permanere della pena capitale negli ordinamenti giuridici di 37 stati Usa e in alcune leggi federali di una grande democrazia costituisce una gravissima legittimazione dei soprusi e della violazione dei diritti civili e umani che quotidianamente regimi assassini perpetrano ai danni di centinaia di esseri umani. Per questo, ancora una volta, come abbiamo fatto nel marzo scorso a New York, ad Albany e a Indianapolis, chiederemo agli Usa di uscire dalla pessima compagnia degli Stati che prevedono di poter amministrate la "giustiz
ia" con la legge del taglione. Lo chiederemo al primo rappresentante degli Usa, che domani sera raggiungerà l'Italia.
Domenica il Presidente Bush sarà a Nettuno, al cimitero militare americano; e saremo lì anche noi, con uno striscione che, oltre a formulare I MIGLIORI AUGURI al Presidente, recherà in inglese la scritta "QUESTI RAGAZZI SONO MORTI PER LA LIBERTA' E LA DEMOCRAZIA; LA PENA DI MORTE NE E' LA NEGAZIONE. Sarà come sempre, la nostra, una presenza civile, e rispettosa del luogo come del Presidente Usa. Una presenza di SPERANZA e di ricerca del dialogo, nell'anno che Amnesty International ha dedicato alla campagna contro la pena capitale. Per ogni ulteriore informazione, tel.:
Paolo Pietrosanti, 06/6540446-6799967-6547771-6547775.