Roma, 27 maggio - N.R. - A sei anni dall'ultima tourneè ed a tre mesi dal concerto di Agrigento, Domenico Modugno torna a cantare. I sei concerti "Per l'Europa. Per le liste del PSDI" si terranno nelle piazze principali delle maggiori città italiane.
Si inizia martedì 30 maggio a Torino (piazza San Carlo), poi il 1· giugno a Milano (piazza Duomo), il 3 giugno a Napoli (piazza del Plebiscito), il 9 giugno a Palermo (piazza Politeama), l'11 giugno a Bari (piazza della Prefettura) e il 16 giugno a Roma (piazza Navona). Tutti i concerti si terranno alle ore 21.
'Notizie Radicali' ha chiesto a Modugno di spiegare il perchè di questi suoi concerti, di questo suo inusuale ritorno.
QUALE RAPPORTO ESISTE OGGI TRA IL TUO IMPEGNO ARTISTICO E IL TUO IMPEGNO POLITICO ?
Dopo la mia malattia, dopo l'esperienza radicale, ma soprattutto dopo il concerto di Agrigento, mi è molto difficile distinguere i due ambiti. Trovo stupendo cantare per un ideale e sapere che la mia voce serve per dar corpo e forza ad una battaglia mi dà una carica enorme.
PERCHE' LA TOURNEE' INIZIA A TORINO ?
Tutto sommato Torino è una città del Sud, dove gente come me tanti anni fa è arrivata per cercare fortuna. Partendo dal mio paese, subito dopo la guerra, la prima tappa è stata Torino, dove contavo di essere ingaggiato da una società cinematografica. Non andò bene, ma molti meridionali, come noto, hanno trovato lavoro a Torino. Che è poi la città che mi ha eletto deputato radicale.
VISITERAI UN OSPIZIO PRIMA DEL CONCERTO...
sì, martedì mattina, assieme a Giovanni Negri visiteremo "L'ospizio dei poveri vecchi". Ho voluto usare il mio mandato parlamentare anche e soprattutto per vedere e denunciare le disfunzioni di una sanità e di una assistenza sociale non degne di un Paese come il nostro. La visita che farò a Torino rientra nell'ambito di un lavoro conoscitivo che stiamo facendo e che continueremo con forza in autunno, iniziando a visitare i centri di ospitalità per handicappati.
COME SPOSI QUESTI IDEALI CON LA CANDIDATURA SOCIALDEMOCRATICA ?
Io, come tutti gli altri compagni radicali, so bene quanto, e quanto a ragione, alcuni esponenti del Psdi siano stati contestati e criticati. Parte della contestazione, e certamente la più dura, è venuta proprio dai radicali. C'è però una operazione di profondo rinnovamento nel Psdi che non potevamo ignorare, ma anzi rafforzare per sottolineare come l'immagine del socialismo non possa essere quella di Craxi e dei suoi nuovi amici Longo e De Rose. Mi candido da radicale e come indipendente nelle liste socialiste democratiche in appoggio all'opera che Cariglia sta facendo per riportare il Psdi ad essere il partito degli ideali di Saragat, e non degli interessi di bottega.
COME VEDI QUESTA CAMPAGNA ELETTORALE ?
Purtroppo non bene. Troppi candidati, come se niente fosse, continuano ad apparire in TV e forte è la tentazione di parlare di tutto tranne che dell'Europa. Di fronte a questo non possiamo accettare il ricatto di chi vorrebbe trasformare la campagna elettorale in una gazzarra sulla crisi di governo. Credo che soprattutto noi radicali dobbiamo continuare ad affermare alcune parole d'ordine, che devono essere il motivo conduttore della campagna: Stati Uniti d'Europa subito e partiti nuovi per una politica nuova.
CONCLUDIAMO: QUALE REPERTORIO PORTERAI PER L'ITALIA ?
Naturalmente il meglio di Modugno!
