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Agora' Agora - 29 maggio 1989
PENTITI: SICA DEVE DIMETTERSI. LA PROVA DI INEFFICENZA DIMOSTRATA DAL SUO UFFICIO NEL CASO DI CONTORNO E' IMPERDONABILE. IN OGNI CASO LA STRATEGIA BASATA ESSENZIALMENTE SUL CONTRIBUTO DEI PENTITI SI RIVELA PERDENTE. DICHIARAZIONE DI TARADASH, CAPOLISTA DELLA LISTA ANTIPROIBIZIONISTA SULLA DROGA.

Roma, 29 maggio - N.R. - Marco Taradash,capolista di 'Antiproibizionisti sulla droga, contro la criminalità politica e comune' ha dichiarato:

"L'arresto di Totuccio Contorno nelle circostanze misteriose di cui si legge, deve portare a una immediata conseguenza: le dimissioni dell'Alto Commissario per la lotta alla mafia, Domenico Sica.Il caso Contorno mette in luce due fenomeni su cui , fino ad oggi, partiti e mass media, nella loro generalità, avevano preferito far cadere una cortina di complice silenzio: primo, l'inefficenza dell'apparato che Sica ha messo in piedi, visto che Contorno ha ripreso la sua attività criminale nonostante lo stretto rapporto con l'Alto Commissariato; secondo, il fallimento definitivo di una strategia di lotta alla mafia combattuta essenzialmente con l'ausilio dei pentiti. Il pentitismo in sè è uno strumento da abbandonare, come esempi clamorosi, dal processo Tortora in poi, hanno abbondantemente dimostrato: eppure Sica continua a ritenere i pentiti un'arma insostituibile e da rafforzare.Contorno, come tanti altri prima di lui, ma in maniera inequivocabile, si è servito dello Stato - dei suoi poliziotti, giudici, alti

commissari - come di un'arma impropria nella guerra di cosche. A meno che non vogliamo credere, e la stampa italiana non voglia credere, alla ridicola versione che adesso le veline del ministero dell'Interno accreditano:vale a dire di un doppio, triplo, quadruplo gioco cui padrini e killer della mafia avrebbero abboccato come tante Biancaneve. A questo punto l'alternativa è secca: o Sica si dimette o Governo e ministero degli Interni lo devono licenziare."

 
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