Roma, 30 maggio - N.R. - Occorre molta cautela nel trarre conclusioni di carattere generale da una prova elettorale amministrativa che ha caratteristiche molto particolari e che è costituita da un insieme di comuni poco rappresentativi. Il rischio di trarre conclusioni del tutto arbitrarie diventa addirittura elevatissimo se i dati di base vengono forniti dal Ministero dell'Interno con particolare incompetenza e mancanza di professionalità (riteniamo di poter escludere la cattiva fede).
Infatti, per desumere le tendenze elettorali delle varie forze politiche occorrerebbe almeno effettuare il confronto tra dati omogenei. Se si analizzano le differenze anche queste devono avvenire tra dati omogenei. Il raffronto tra le amministrative '89 e quelle dell'84 ha un senso, quello tra amministrative e politiche non ne ha alcuno. Un certo valore di tendenza lo si può invece desumere raffrontando le differenze tra corrispondenti elezioni; raffrontando cioè la differenza tra amministrative '89 e '84 con la differenza tra politiche '87 e '83. Ma questo confronto è reso impossibile perchè il Ministero dell'Interno non fornisce i dati delle politiche '83 nei comuni in cui si è votato domenica e lunedì scorso. Questi dati, vengono elaborati solo da qualche studioso (ovviamente con mesi di ritardo) quando la lettura arbitraria dei risultati ha già dispiegato i suoi effetti e la sua influenza sulle successive votazioni.
Come esempio prendiamo il caso del PSI. Nessuno ricorda che nelle politiche dell'87 aumentò di 3 punti rispetto alle politiche dell'83. Una crescita che rimase inalterata nella tornata amministrativa dell'anno scorso e che è invece scesa a 2 punti in questa occasione.
A questo si aggiungono i criteri arbitrari con cui il Ministero dell'Interno aggrega i risultati elettorali. Il caso del PCI a Reggio Calabria è clamoroso. Non solo non si tiene conto in alcun modo la lista "Alternativa per Reggio", ma si afferma che di questa lista ha fatto parte il Partito radicale, cosa assolutamente inesatta perchè vi erano inclusi solo alcuni iscritti al Pr (così pure occorrerebbe precisare che una parte di DP aveva promosso un'altra lista).
Sono anni che facciamo questi rilievi al Ministero dell'Interno. E' ora che anche sulle modalità di comunicazione dei risultati elettorali si punti l'attenzione per affermare un minimo di regole certe e di criteri più scientifici.