Roma, 1· giugno - N. R. - Marco Pannella, capolista con Elena Croce della Lista "Liberali, Repubblicani, Federalisti" nella circoscrizione SUD, ha oggi dichiarato:
"Non c'č peggior cieco di chi non vuol vedere. Nel Paese si va affermando un sentimento di timore, di insicurezza che, come sempre, provoca un riflesso di aggregazione e di rifugio nel voto alla DC.
Nel Paese v'č chi ha compreso quel che l'intera partitocrazia sa, ma che per omertā e vecchi riflessi di schieramento non ha la chiarezza, la responsabilitā e l'onestā intellettuale e politica di denunciare. Nč sufficiente forza e intelligenza per contrapporvisi.
La veritā č che la linea avventurosa e avventurista seguita dal Psi e da Bettino Craxi comincia a rappresentare un pericolo per le istituzioni e per quel che resta di democrazia nella democrazia reale italiana. Non č certo un caso che il solo partito che oggi sembri valutare positivamente la politica craxiana sia il Msi, e che i suoi elettori probabilmente costituiscano buona parte di quel due per cento di incremento che il PSI, dopo cinque anni, consegue.
E' chiaro a molti che il fallimento dei due anni di governi democristiani, da Goria a De Mita, ha avuto come concausa il sistematico sabotaggio politico e anche istituzionale del Psi, che č andato ben oltre quella politica del 'doppio binario' che si rimproverava al PCI nei governi del primissimo dopoguerra, per assumere caratteristiche di sistematica politica di deragliamento, per dimostrare - con questo gioco al massacro - che solo Bettino Craxi e il Psi possono guidare potere e governi nel nostro Paese.
Probabilmente Craxi ha mancato di misura: ha voluto proporre il volto di una forza energica e tranquilla, ma il carattere e il trasformismo gli hanno preso la mano e ha finito per spaventare coloro che voleva conquistare, e per conquistare solo una quota parte dell'elettorato di Almirante e dei nostalgici - a sinistra -
dell'attesa di qualche "baffone" nostrano. Comunque č chiaro: pių voti a Craxi significa pių voti alla DC, alla conservazione e alla reazione. Anche il Pci farebbe bene a non prendere bubbole per lanterne, a non inseguire vecchi schemi culturali, secondo i quali i pericoli per la democrazia non vengono in genere da 'sinistra'.
Se č la Dc a sembrare far scudo contro politiche irresponsabili, e non il Pci o i laici, non c'č poi nč da meravigliarsi, nč da protestare se la gente torna a cadere nella trappola del trasformismo soft della Dc. "