LA MARCHESA GUGLIELMI, INVECE. . .INTERROGAZIONE DI MELLINI, CALDERISI E ZEVI.
Roma, 6 giugno - N. R. - I deputati radicali del gruppo Federalista Europeo, Mauro Mellini, Peppino Calderisi e Bruno Zevi, hanno rivolto una interrogazione al ministro della Giustizia per sapere "se risponda a verità che per ordine del Sostituto Procuratore della Repubblica di Bologna, il Sig. Giuseppe Zannoni sarebbe stato privato della libertà personale, sia pure per breve tempo, e incriminato per calunnia e favoreggiamento, sostanzialmente per aver sostenuto che la moglie Silvana Dall'Orto non lo aveva tradito durante la detenzione da parte dei sequestratori.
Il crimine contestato al malcapitato marito vittima dell'estorsione, sarebbe stato quello di aver accusato di falsità ideologica il rapporto di un commissario di P. S. , il dott. Antonio Russo, nel quale si parlava di una love story della moglie con uno dei sequestratori. "
Gli interroganti vogliono poi sapere "quali considerazioni suggerisca l'episodio in ordine al rispetto ed alla comprensione dovuta alle vittime di gravi delitti e quanto meno alla loro libertà personale" e chiedono "di conoscere se il ministro non ritenga che il trattamento usato nei confronti dello Zannoni non evochi, per contrasto, quello riservato invece alla marchesa Guglielmi che, vittima di un altro sequestro, lasciò finire in carcere persone innocenti accusate in base a dichiarazioni estorte con la tortura, per non rivelare il nome di uno dei sequestratori a lei noto per esserne stata l'amante durante la prigionia, senza che nei suoi confronti venisse effettuata una qualsiasi contestazione del reato di favoreggiamento. "