Roma, 6 giugno - N. R. - A nome di alcuni candidati della lista Antiproibizionista sulla droga contro la criminalità politica e comune, Gino Del Gatto e Sergio Rovasio hanno chiesto un incontro con il Ministro della Sanità, Carlo Donat Cattin, per conoscere le ragioni scientifiche della sua presa di posizione alla riunione di Londra sulla prevenzione dell'AIDS tra i tossicodipendenti. Su proposta di alcuni Ministri della Sanità dei paesi della CEE, era stata messa all'ordine del giorno una direttiva che proponeva di regalare siringhe sterili ai tossicodipendenti in cambio di quelle usate. Tale esperimento si sta attuando a Zurigo per opera di alcuni volontari in Olanda con ottimi risultati per la prevenzione dell'AIDS tra i tossicodipendenti. Il nostro Ministro ha pensato bene di porre il veto a questa proposta adducendo, tra le motivazioni, quella della contrarietà dei partiti che formano la coalizione del Governo italiano. Inoltre ha aggiunto che, siccome da noi la droga è proibita non è
possibile regalare siringhe per iniettarla. Come dire: da noi il problema non esiste perché la droga è proibita. Gino Del Gatto e Sergio Rovasio hanno scritto al Ministro la seguente lettera aperta.
" L'esperienza del parco Platzspitz di Zurigo dimostra ancora una volta quanto e come sia urgente prendere iniziative sanitarie nei confronti della popolazione dei tossicodipendenti. Quelle razionalissime autorità svizzere sono riuscite a far abbassare del 20% il tasso di sieropositività e a ridurre del 18% il tasso di mortalità nella popolazione di tossicodipendenti. Crediamo che iniziative di questo tipo siano di precisa responsabilità politica del Ministro della Sanità. Ella, invece, ha opposto il suo veto alla recente riunione europea rendendosi così responsabile dell'ulteriore contributo di morti e di malati tra i tossicodipendenti e nella nostra società. Intendiamo la nostra più determinata e convinta protesta, dichiarandoci disponibili ad incontrare Lei e i Suoi consiglieri scientifici con la massima urgenza e in qualsiasi momento. "
Abbiamo chiesto al segretario del Ministro un appuntamento; per tutta risposta ci è stato detto che il Ministro è impegnato per la campagna elettorale e che sarà a Roma solo per le riunioni del Consiglio dei Ministri. Abbiamo deciso quindi di attuare nei prossimi giorni, insieme ad altri candidati della lista Antiproibizionisti sulla droga, alcune azioni di disobbedienza civile nel caso il Ministro non si presenti all'incontro urgente richiestogli. Le responsabilità che il Ministro ricopre non si possono nascondere dietro l'alibi della campagna elettorale. "