TELEGRAMMA AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE DI VIGILANZA RAI: INTERVENGA PER GARANTIRE LA CORRETTEZZA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE.Roma, 9 giugno - N. R. - Marco Taradash, capolista della lista "Antiproibizionisti sulla droga contro la criminalità politica e comune", a proposito della trasmissione di RAI 2 'A Bocca Aperta' sulla questione droga che andrà in onda questa sera, a pochi giorni dalle elezioni, ha dichiarato:
"Personalmente non ho motivo di dubitare della correttezza e della serietà professionale di Gianfranco Funari; ritengo invece aberrante che il direttore di RAI 2 ed il Direttore Generale della RAI abbiano deciso di programmare una trasmissione imperniata sul modo di affrontare la questione 'droga' a dieci giorni dalle elezioni europee. Questo ben sapendo che 'l'intransigenza' sulla droga è la bandiera ipocrita ed elettoralistica di cui si ammanta il segretario del PSI, partito da cui dipende la buona o cattiva sorte del direttore di RAI 2 e dei suoi collaboratori. Questo ben sapendo che alle elezioni europee concorre la lista degli 'Antiproibizionisti sulla droga' le cui proposte rischiano di essere pesantemente deformate e manipolate nel corso della trasmissione. Per questo torno a chiedere (alle 1O. 3O del 9 giugno) l'interessamento urgente e necessario del presidente della Commissione di Vigilanza o di chi per lui. Un intervento che entro le prossime ore deve farsi garante della correttezza del
servizio pubblico, in quest'ultima fase della campagna elettorale. "
Taradash e Luigi Del Gatto (anch'egli capolista degli 'Antiproibizionisti') hanno quindi inviato ad Andrea Borri, presidente della Commissione di vigilanza sulla RAI e a Willer Bordon, presidente della Sottocommissione per le tribune, il seguente telegramma:
"Esprimiamo vivissima preoccupazione per la programmazione, alla vigilia delle elezioni, della trasmissione 'A Bocca Aperta' su RAI 2, sulla questione droga. Chiediamo l'intervento del presidente della Commissione per garantire la correttezza del servizio pubblico radiotelevisivo ed evitare la disinformazione sulle proposte della campagna antiproibizionista. "