LETTERA A MONTANELLI SULL'APPELLO PER PLIUSC AL PARLAMENTO EUROPEO, LA STAMPA, I SOCIALDEMOCRATICI ED ALTRE AMENITA'.Roma, 9 giugno - N. R. - Il direttore di 'Notizie Radicali', Gabriele Paci, ha inviato ad Indro Montanelli la seguente lettera sul comportamento della stampa italiana in questa vigilia elettorale.
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Caro direttore,
sono rimasto veramente stupito leggendo i giornali di giovedì 8 giugno, tutti giustamente dominati dalle notizie provenienti dal mondo comunista, dalla Cina, dall'Unione Sovietica, dalla Polonia. . . E poi le vicende di casa nostra in vista del 18 giugno.
Praticamente nessuno, però, ha trovato spazio per dare una notizia, a metà tra politica italiana ed internazionale, che pure un certo rilievo avrebbe forse meritato: diciotto tra i massimi esponenti
dei movimenti nazionali democratici e di gruppi per la difesa dei diritti umani nel blocco sovietico (tra cui Bukovskij, Maksimov, Ginzburg, Agaev) hanno lanciato un appello per segnalare la candidatura alle elezioni europee di Leonid Pliusc, uno dei simboli del dissenso sovietico.
Il matematico ucraino, dopo essere essere stato per molti anni internato nei manicomi sovietici, vive oggi in occidente e, avendo preso la nazionalità francese, il Partito Radicale ha potuto promuoverne la candidatura nelle liste del Partito Socialista Democratico; proprio giovedì, poi, Pliusc è stato fermato dalle autorità della Germania comunista mentre stava manifestando assieme ad altri radicali al muro di Berlino.
Purtroppo 'Il Giornale', tra i più attenti a questi temi, non era in edicola per lo sciopero dei tipografi: credo sarebbe utile se, rimediando all'altrui censura, facesse ora conoscere ai suoi lettori questo appello nel quale si afferma di considerare la candidatura di Pliusc "un segno di fiducia e rispetto nei confronti dei movimenti democratici dell'URSS e dell'Europa Orientale: non si può creare un'Europa unita ignorando nel contempo la voce dei popoli oppressi dell'impero sovietico, la loro aspirazione verso la libertà, l'indipendenza e la democrazia. Auspichiamo che Pliusc possa esprimere e difendere nel Parlamento Europeo la posizione dei movimenti democratici nazionali dell'impero sovietico sui problemi dei diritti dell'uomo e delle nazioni, dell'ecologia e del disarmo. "
L'appello è firmato da
KAREN AGULIAN esponente Unione per l'Autodeterminazione
Nazionale dell'Armenia
HEIKI AHONEN rappresentante del Partito Estone per
l'Indipendenza Nazionale
SERGEJ BRUDDE esponente del Movimento Ebraico dell'Unione
Sovietica
VLADIMIR BUKOVSKIJ scrittore, presidente della Fondazione
Americana per l'Internazionale della
resistenza
IGOR CHERASCENKO attivista del Movimento per i Diritti Umani
in Unione Sovietica
ALEXANDER GINZBURG giornalista, già direttore di "Syntaxis",
collaboratore di "Russkaja Missl",
cofondatore del primo Gruppo Helsinki di
Mosca
EDUARD GUDAVA fisico, esponente del Gruppo Helsinki
georgiano
TENGIZ GUDAVA scrittore, biofisico, rappresentante del
Gruppo Helsinki georgiano e del Partito
Nazionale Democratico della Georgia
PARUIR HAYRIKYAN leader del Movimento Armeno per laDemocrazia
fondatore dell'Unione per
l'Autodeterminazione Nazionale
TIIT MADISSON leader del Movimento Estone
VLADIMIR MAKSIMOV scrittore, direttore di "Kontinent",
cofondatore della Internazionale
della Resistenza
IRINA RATUSHINSKAJA poeta, attivista del movimento per i
diritti umani in Unione Sovietica, membro del
'Center for Democracy in URSS'
MIKOLA RUDENKO scrittore, poeta, segretario dell'Unione
Ucraina degli Scrittori
AYSHE' SEYTMURATOVA esponente del Movimento nazionale dei
Tatari di Crimea
VYTAUTAS SKUODIS geologo, attivista per i diritti umani in
Lituania
YAKOV SUSLENSKIJ fondatore della Società per le Relazioni
Ucraino-Ebraiche
NADIYA SVTLYCHNA filologa, esponente del Gruppo Helsinki
Ucraino
YURIJ YARIM-AGAEV scienziato, fondatore del 'Center for
Democracy in URSS'
P. S. Ho voluto segnalarle questa notizia perché da 'addetto ai lavori'la lettura dei giornali in questo scorcio di campagna elettorale mi incuriosisce e insospettisce. Del Partito Socialdemocratico si parla in genere solo in negativo, ad esempio quando ritorna in ballo la vicenda Nicolazzi. Il suo tentativo di rinnovamento viene però ignorato, così come tante autorevoli candidature nella sue liste (tra cui quella del vignettista de 'Il Giornale', quel 'geniale reazionario' di Alberto Fremura di cui sono cultore sin da quando disegnava le avventure del cagnone Arturo su Linus) .
Non sarà che, dato che il presidente Mao è tornato tragicamente d'attualità, i tanti 'maoisti pentiti' che allignano nella nostra informazione vogliono mettere in pratica il suo consiglio di 'bastonare il cane che affoga'?