Roma, 12 giugno- N.R.- Il giornalista Giorgio Bocca appoggia la campagna antiproibizionista. La moglie di Umberto Terracini, Laura,
Caterina Saviane e Lella Costa annunciano il voto Antiproibizionista.
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GIORGIO BOCCA, giornalista
" Sono d'accordo con gli obbiettivi di questa campagna. Personalmente sono contro ogni tipo di proibizionismo. "
LAURA TERRACINI, vedova del Sen. Umberto Terracini (PCI)
"Bisogna iniziare a fare qualcosa. Non mi sta bene un Governo che difende la mafia, non mi sta bene Craxi che mi terrorizza.
Voterò antiproibizionista: è una decisione che mi costa enormemente perché sono di tradizione comunista, ma sono assolutamente certa che sia necessario scuotere tutti su questo tema, anche il PCI".
CATERINA SAVIANE, scrittrice
" Ho sempre votato radicale e quest'anno voterò antiproibizionista. Sono state raccontate un sacco di menzogne riguardo il problema della tossicodipendenza. Il tossicodipendente non diventa un criminale perché si inietta l'eroina: non è la sostanza a rendere criminali , ma la sua irreperibilità e l'alto prezzo che bisogna pagare per averla. Il tossicodipendente regala in media alla mafia da 300. 000 lire ad un milione al giorno. Se la legge vuole veramente colpire i narcotrafficanti, allora deve essere a favore della proposta antiproibizionista perché solo dando allo Stato il controllo del prodotto si può bloccare il mercato clandestino. "
LELLA COSTA, giornalista
"Confermo la mia adesione alla lista Antiproibizionista perché considero la politica di Craxi in malafede e terroristica".