Roma, 14 giugno - N. R. - Il primo segretario del P. R. , Sergio Stanzani ha dichiarato:
"Non si comprende perché il Presidente del Consiglio incaricato non debba procedere con la massima urgenza alle formali consultazioni. La scadenza elettorale europea era nota e non può pertanto costituire solo ora un ostacolo al sollecito svolgimento dell'iter costituzionale della crisi. Sia il Presidente della Repubblica che a quello del Senato abbiamo sottolineato con vigore la nostra più viva preoccupazione per la degenerazione delle procedure via via poste in atto, per una crisi aperta e condotta finora in termini non solo extraparlamentari, ma anche extraistituzionali. Ci auguriamo che la situazione non venga ulteriormente aggravata dal procedere del presidente incaricato. Voglio poi avanzare un'ipotesi: perché non riprendere la corretta consuetudine di convocare per le consultazioni solo i Presidenti dei gruppi parlamentari ?
In fondo è il Parlamento che deve votare la fiducia al Governo. I partiti e i loto segretari possono intervenire se e come credono nei confronti dei Gruppi parlamentari. Altrimenti mi pare che abbiano ragione coloro che sostengono che questi segretari che pretendono di fare e disfare i Governi , ne facciano parte".