Roma. 16 giugno - N. R. - In un'interrogazione al ministro della Difesa, sei deputati Verdi Arcobaleno forniscono la prova ufficiale che l'Areonautica militare italiana già nel '78 - '79 sperimentava il SIDEWINDER AIM 9 L, il missile fortemente indiziato per la strage di Ustica. Ecco il testo dell'interrogazione firmata da Rutelli, Ronchi, Faccio, Vesce, Tamino, Aglietta.
Premesso che:
- dal confronto incrociato dei dati della perizia del Collegio Blasi e dei dati tecnici sui missili in servizio del giugno 1980 presso le forze armate gravitanti nell'area mediterranea - come risulta da una ricerca dell'Irdisp condotta da Paolo Miggiano - il missile sidewinder modello AIM 9l emerge come il più probabile indiziato per l'abbattimento del DC-9 Itavia esploso tra Ustica e Ponza il 27 giugno 1980:
- diverse migliaia di Sidewuinder AIM 9L risultano, secondo la pubblicistica specializzata - citata nella ricerca dell'Irdisp - essere stati nel 1980 già in dotazione all'areonautica (per gli F-15 ed F-16) e alla marina (per gli A-6E Intruder, imbarcati anche sulla portaerei Saratoga) americane;
- il Comando della Sesta Flotta ha più volte - almeno fino ad oggi - smentito la presenza di propri velivoli nell'area e al momento dell'esplosione del DC-9;
- anche l'areonautica italiana nel 1980 montava sugli aerei F-104 missili Sidewinder, dei quali però il rapporto Pisano dice solo che si tratta di Sidewinder AIM-9 (non specificandone quindi il modello) , mentre la Commissione Pratis afferma che si tratta di Sidewinder AIM-9B;
- che, secondo "l'Italia nella politica internazionale 1877-78" annuario dell'Istituto Affari Internazionali di Roma, nel 1978 l'areonautica aveva finanziato con i fondi del bilancio ordinario l'acquisto di missili Sidewinder 'della nuova generazione';
- che nell'allegato n. 5 all'adunanza del, 7 febbraio 1984 del Comitato di controllo sugli acquisti d'armi dell'areonautica (comilegge 36/1977) , il generale dell'areonautica Licio Giorgieri - all'epoca direttore di Costarmaereo - afferma che "l'Amministrazione della Difesa, per le esigenze dell'Areonautica Militare, partecipa già dal 1978-79 al Consorzio europeo (Italia, Germania, Norvegia, Gran Bretagna)
per la coproduzione del missile aria-aria Sidewinder AIM 9L".
Chiedono di sapere:
- quanti esperimenti siano stati fatti col Sidewinder 9L dal citato consorzio europeo a partire dal 1978, dove e da chi siano stati fatti questi esperimenti e quali problemi abbiano eventualmente evidenziato;
- quando siano terminati gli esperimenti sui Sidewinder AIM-9L, quando i nuovi missili siano stati introdotti in servizio nell'areonautica italiana e in quali reparti o gruppi di volo.
In proposito, Francesco Rutelli, primo firmatario dell'interrogazione, ha dichiarato:
"A questo punto, è necessario che parli chi sa e finora ha taciuto. Troppo grandi e inquietanti sono i sospetti. E' troppo spaventoso il silenzio che ha fatto seguito alla ricostruzione scientifica dei Verdi Arcobaleno e dell'IRDISP.
Subito dopo il voto, il Governo deve venire in Parlamento a rispondere. E il parlamento non deve abdicare dalle proprie responsabilità, ma portare avanti la Commissione d'inchiesta su Ustica".