Budapest, 17 giugno - N. R. - Il primo segretario del P. R. , Sergio Stanzani, presente a Budapest con la delegazione radicale alla cerimonia per i funerali di Imre Nagy ha affermato:

"Tornare a Budapest a due mesi dal nostro Congresso ci ha riconfermato che l'iniziativa radicale nei confronti dei paesi del socialismo reale e l'attenzione che abbiamo suscitato proprio con il Congresso in questa città, ha certamente colto nel segno. Possiamo dirlo anche con maggior forza dopo i tragici fatti cinesi. Quello che sta accadendo in Ungheria ci fa sperare che la strada che questo Paese ha scelto per uscire dal regime da cui è schiacciato sia la strada della nonviolenza, l'unica possibile per giungere gradualmente nell'ambito della democrazia effettiva e nell'ambito della realtà europea. Non è forse un caso se l'architetto che ha arredato la Piazza degli Eroi di Budapest dove si è svolta la cerimonia di oggi è quello stesso Lazslo Reik, figlio del ministro dell'Interno impiccato nel '49, che ha curato l'allestimento del nostro Congresso, raffigurante la caduta della 'Cortina di ferro'. Voglio anche ricordare che la delegazione radicale ha deposto oggi due corone di fiori: una in memoria di

Imre Nagy e l'altra per ricordare Geza Losonczy, padre di Anna Losonczy eletta nel Consiglio Federale del Partito Radicale, che morì in prigione e la cui bara era una delle cinque esposte oggi sulla piazza di Budapest. "