DICHIARAZIONE DI STANGO.Roma, 17 giugno - N. R. - Craxi ha parlato di carattere elettoralistico della delegazione del PSDI presente a Budapest ai funerali di Imre Nagy. Antonio Stango (segretario federale del PR e candidato indipendente nelle liste socialdemocratiche) replica:
"Una delegazione 'pannellata', venuta a Budapest solo per chiudere la campagna elettorale: questo il parere di Craxi, riportato dal 'Tempo' nell'unico punto in cui fa sapere ai lettori, in questo modo, della nostra presenza a Budapest. Cialtrona, e tipica del personaggio, la battuta craxiana; triste, ancora una volta, il comportamento della stampa italiana, tanto esaltata dalla presenza di Craxi e di Occhetto da non accorgersi, o da fingere di non accorgersi, che il PSDI a Budapest era rappresentato dal capogruppo al Senato Maurizio Pagani, dall'eurodeputato Giovanni Negri (doppia tessera PR-PSDI) , dal senatore Lorenzo Strik-Lievers (anch'egli doppia tessera) ed in particolare, a deporre con me la corona di fiori dinanzi al feretro dei martiri di Ungheria, da Leonid Pliusc. La sua presenza, come dissidente ucraino che ha pagato sulla propria pelle la sua battaglia per la democrazia, era senz'altro fra le più significative, con Adam Michnik e con gli esuli romeni, nel giorno in cui il
dolore e la speranza dell' Ungheria erano quelli di tutti i popoli dell'Europa centro-orientale; ma, su questo, non un solo rigo. Certo, Leonid non era a Budapest con un suo ufficio-stampa; né, come Craxi, poteva svolgere il ruolo del manifesto elettorale di se stesso".