Roma, 22 giugno - N. R. - Dichiarazione di Massimo Teodori, membro radicale dell'Ufficio di presidenza della Camera.

"La dissennata decisione voluta dalla presidente Iotti di sdoppiare la carica del segretario generale della Camera con un segretario generale aggiunto, è il segno e il risultato di una vera e propria lottizzazione di stampo libanese. Non si è messo così fine a conflitti interni da lungo tempo alimentati dalle incertezze del Presidente ma, al contrario, li si è alimentati rendendoli permanenti. Come nelle centrali sindacali, come la Rai, ormai anche l'Amministrazione della Camera si avvia ad essere divisa in zone di influenza e di potere.

Non sono in causa le competenze dei due funzionari nominati, il dott. Donato Marra ed il prof. Traversa, che meritano le responsabilità a cui sono stati chiamati, ma il modo in cui si è arrivati alla loro nomina. La trasformazione della struttura di vertice della Camera è il risultato di una decisione illegittima, in quanto il Regolamento della Camera ( che può essere modificato solo dall'Assemblea) espressamente non prevede altra nomina da parte del Presidente che quella del segretario generale.

La responsabilità di tale situazione è di quanti nell'ufficio di Presidenza hanno avallato la proposta del presidente a cominciare dai rappresentanti della DC, del PCI e del PSI. Una mia formale mozione di improponibilità è stata votata solo da Dutto (PRI) e Franchi (MSI) con astensione di Biondi (PLI) , Lanzinger (Verde) , Francese (PCI) ed Ebner (SVP) .

Lo sdoppiamento della struttura di vertice della Camera non risolve la crisi già profonda della Amministrazione ma rende permanenti le divisioni della burocrazia parlamentare in gruppi e cordate di potere di tipo libanese a scapito del corretto funzionamento dei più importanti e delicati organi costituzionali. "