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Notizie Radicali
Agora' Agora - 27 giugno 1989
CINA: "SI MUTI IL NOME DI VIA BRUXELLES, INDIRIZZO DELL'AMBASCIATA CINESE A ROMA, IN VIA DEI MARTIRI DELLA TIEN-AN-MEN: UN ATTO DOVEROSO, SERIO, IMPORTANTE". LETTERA APERTA AL SINDACO E AI GRUPPI CONSILIARI DEI RADICALI PELLEGRINI E PIETROSANTI.

Roma, 27 giugno - N. R. - Giovanni Pellegrini (segretario del Fuori! di Roma) e Paolo Pietrosanti (direttore del giornale Notizie Radicali) hanno oggi inviato la seguente lettera aperta al Sindaco di Roma e ai Capigruppo consiliari:

»Le notizie dei massacri perpetrati in Cina contro gli inermi studenti nutriti della speranza nella libertà e nella democrazia, hanno suscitato orrore nella cittadinanza. E ai massacri, in questi giorni, si aggiungono le barbare esecuzioni dei sopravvissuti.

Come cittadini romani -certi di interpretare i sentimenti di tutti coloro che vivono a Roma- siamo convinti che la nostra città debba fare qualcosa, anche di simbolico, ma che comunque testimoni alle autorità cinesi lo sdegno dei Romani per quanto è accaduto e sta accadendo.

Non servono prese di posizione formali, se il Governo cinese ha dimostrato di non tenere in alcuna considerazione anche le norme di diritto internazionale liberamente sottoscritte dalle autorità di Pechino.

Proponiamo un atto semplice, eppure concreto, efficace: proponiamo di mutare subito il nome di Via Bruxelles, ove ha sede l'Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese, in quello di Via dei Martiri della Tien-An-Men.

Occorre farlo subito, prima di ogni altra decisione, anche se l'amministrazione comunale è morente. Piccolo gesto; simbolico, ma non soltanto. Si pensi alla carta intestata dell'Ambasciata cinese; si pensi alla corrispondenza, alle carte da visita dei diplomatici, che dovrebbero recare la denuncia della tragedia, della strage. Si pensi al doveroso registrare, nella memoria toponomastica della città, la condanna dei romani per l'accaduto, per quel sangue.

Si valuti subito questa proposta, e se ne capisca il significato profondo e vero di atto responsabile e non marginale, per una volta consono alla volontà della intera cittadinanza.

 
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