LA PRETESA DI QUESTA CLASSE POLITICA DI NON VOLERSI ASSOGGETTARE IN ALCUN CASO ALLA LEGGE COMUNE E' STATA QUESTA VOLTA BATTUTA.Roma, 29 giugno - N. R. - Peppino Calderisi ha dichiarato:
"La decisione della Camera di concedere l'autorizzazione a procedere nei confronti del Ministro Gaspari, respingendo così la proposta avanzata dalla maggioranza della Giunta, è estremamente importante e positiva.
Si tratta infatti del primo caso di applicazione della nuova normativa costituzionale approvata dopo il voto referendario, da cui l'approvazione della proposta della Giunta avrebbe costituito un precedente gravissimo tale da cancellare il senso della riforma e con essa il voto popolare espresso con il referendum.
La nuova normativa esclude infatti la cognizione dei fatti costituenti reato da parte del Parlamento trasferendo tale compito alla magistratura e conferisce al Parlamento stesso un mero potere autorizzatorio condizionato all'esistenza di una discriminante della finalità di pubblico interesse per il fatto contestato dalla magistratura. Per intenderci, se fosse contestato ad un ministro il furto del Colosseo, la Camera non dovrebbe in alcun caso esprimere un giudizio di merito ( giudizio che la nuova legge riserva alla magistratura) ma valutare esclusivamente se il ministro ha agito 'per la tutela di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante ovvero per il perseguimento di un preminente interesse pubblico nell'esercizio della funzione di Governo'.
La pretesa di questa classe politica di non volersi assoggettare in alcun caso alla legge comune è stata questa volta battuta. La mancanza di ben 80 voti per il raggiungimento del quorum dimostra che vasti settori della maggioranza, democristiani inclusi, hanno votato contro questa aberrante pretesa. "