VASCO ROSSI SI SI SCRIVE AL PARTITO RADICALE E PARLA DI POLITICA, ANTIPROIBIZIONISMO E LOTTA ALLA DROGA, CRAXI E VARIA UMANITA'.RIPORTIAMO AMPI STRALCI DELL'INTERVISTA A RADIO RADICALE.
Roma, 30 giugno - N. R. - Radio Radicale ha intervistato Vasco Rossi, in tourneè per presentare il suo nuovo album 'Liberi, liberi'.
Riportiamo ampi stralci dell'intervista.
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D. So che hai deciso anche di interessarti alla politica. Cosa ne pensi di questo partito radicale transnazionale e transpartitico che cerca di rifondare questa politica?
R. Io penso che sia una gran bella idea anche se, purtroppo, forse è un po' utopistica perché ci si disperde un po' sui problemi di tutto il mondo dimenticando i problemi dell'Italia; perché il Partito Radicale è importante in Italia! E' stato importante come opposizione anche se piccolo. . . La transnazionalità penso che sia un bel guardare oltre a livello politico.
D. Tu sei stato anche iscritto in passato al Partito Radicale. . .
R. Certo! Perché c'era quella campagna. . . si diceva che lo volevano chiudere e allora mi sono iscritto perché pensavo che non era giusto. . . Adesso però non ho ancora capito perché ogni volta che lo cerchi non c'è mai in realtà nelle liste. Anche stavolta: polo laico, lega antiproibizionista, molti hanno votato un po' qui, un po' là perché non sapevano bene dov'era. . .
D. I radicali erano presenti in quattro liste cercando di rifondare partiti che forse avevano bisogno di una boccata d'ossigeno.
R. Beh, io sono contento. . . In effetti sono tutte giuste! Quella del polo laico, era giusta anche quella! E anche quella della lega antiproibizionista!
D. Di Marco Pannella cosa ne pensi ?
R. Penso che sia un grande politico, con un grande carisma e una grande personalità. . . Comunque è uno 'contro' e sarà sempre 'contro' come cantano gli Skiantos. "Sono contro e sarò contro fino in fondo" e quindi io sono con lui.
D. Hai aderito in passato al Partito Radicale; ti iscriveresti ancora ?
R. Certo ! Io sono radicale ! Se sono di qualche partito, sono radicale e non potrei essere che radicale, non vorrai farmi essere socialista!
D. Parliamo un po' della lotta alla droga. Craxi e soci pensano di risolvere questo problema schiaffando in galera tossicodipendenti e semplici fumatori di spinelli. Radicali e non hanno invece dato vita al C. O. R. A. (Coordinamento Radicale Antiproibizionista) e alla L. I. A. ( Lega Internazionale Antiproibizionista) . Tu cosa ne pensi?
R. Tanto per chiarezza Craxi non vuole schiaffare dentro anche quelli che si fanno o che si fanno uno spinello, vuole semplicemente metterli in condizione di sentirsi criminali e delinquenti! Ritirargli la patente, togliergli il lavoro, togliergli ogni aggancio con la vita reale. Quella di Craxi è un'operazione criminale che fa parte della logica del mantenere quella confusione che c'è nella gente e quella droga che in effetti è un pericolo, è così sparsa nella strada in mano alla delinquenza, in mano alla mafia, con grossi guadagni per la mafia e con grossi problemi per tutta la comunità.
Anche la gente che usa droga si trova ad aver a che fare con ragazzini che per sopravvivere e per pagarsela, devono andare a fare dei casini. . . Insomma tutti i problemi della microdelinquenza. E' chiaro per il problema della droga va affrontato. Non bisogna drogarsi, questo bisogna dirlo!
E' già un errore farsi di qualsiasi cosa però far diventare anche criminale che la usa significa far diventare doppio il problema. La questione va affrontata con maturità non solo dall'Italia ma da tutto il mondo. Dobbiamo dire: "Va beh esiste, mettiamola in farmacia!" Così chi vuole andarsela a prendere se la va a prendere e chi non la vuole, almeno sta tranquillo senza tutto il casino che c'è oggi. Io penso che prima o poi il problema dovranno per forza affrontarlo in questo modo e quindi se, in questo momento la LIA è forse anacronistica perché la gente ancora non ha capito bene, sono convinto che a poco a poco la sensibilità della gente crescerà. . . E' un problema che va affrontato e non lo si risolve certo con la repressione costringendo il tossicodipendente ad andare in comunità: obbligare uno ad andare in comunità non serve a un cazzo perché uno ci deve andare di sua spontanea volontà, altrimenti non serve. . . Ci può stare anche due anni, poi quando torna fuori. . . E' una questione di
testa! Bisogna dare a questi ragazzi qualche motivo per vivere, il lavoro. . . bisogna dare un sacco di cose. . . poi io, capisci, non sono un politico però penso che basti senso comune, il senso pratico per capire queste cose. Certo la gente è male informata e ci sono questi politici che cavalcano certe tigri per prendere più voti. . . ma alla fine si vede che la gente in Italia non è così fessa e gliel'hanno fatto vedere. (. . . )
D. Questa è Radio Radicale: manda un messaggio agli ascoltatori.
R. Ascoltate Radio Radicale! Io l'ascolto; ogni tanto è un po' pallosa perché fate sentire della musica che veramente . . . è una cosa spaventosa, uno deve cambiare canale. . .
D. A te piace solo il rock?
R. Beh non è che mi piace solo il rock, però quella musica lì è pesante. . . io ci metterei qualcos' altro oppure lasciateci dei vuoti di silenzio. . . bip bip Radio Radicale
D. Non credi che Radio Radicale sta percorrendo ormai da diversi anni una strada nuova cercando di fare informazione diretta e concreta?
R. Certo questo sicuramente è un merito che senz'altro si deve riconoscere
D. Tutto questo rischia di scomparire se non ci si iscrive.
R. Allora un messaggio: iscrivetevi al Partito Radicale, dai non costa niente in fondo . . . centottantamila lire però importanti!