Roma, 1 luglio - N. R. - Peppino Calderisi, capogruppo Federalista Europeo della Camera afferma: "Mi sembra che i commentatori politici abbiano trascurato una spiegazione tra le varie fornite per comprendere la posizione di Craxi. Il segretario del PSI non vuole solo il harakiri e la mortificazione dei laici. Non vuole solo aumentare i contrasti e le divisioni all'interno della DC. Craxi si rivolge anche e forse soprattutto all'interno del PSI: nonostante i magri risultati elettorali, la politica del PSI non deve cambiare, non deve tornare ad essere quella abbandonata dopo le elezioni dell'"87. Nessuna politica di rinnovamento per costruire una grande forza laica, socialista, libertaria, ecologista, ma anzi guerra aperta a tutti i potenziali alleati di quest'area. Il PSI deve proseguire da solo per contrattare un accordo di potere permanente con la DC di Forlani. Craxi vuol mettere a tacere chiunque nel PSI chiede un dibattito su queste scelte. Questo è lo scopo delle sue posizioni. A Craxi
che propone di introdurre nuove forme di referendum vogliamo fare solo una proposta: perché non sottopone a referendum, a scrutinio segreto tra tutti gli iscritti al PSI, queste due diverse politiche ?"