Roma, 3 luglio - N. R. - Il segretario liberale Altissimo afferma (in interviste che appaiono oggi, tra l'altro, su 'Il Corriere della Sera' ed 'Il Giornale') che la strategia della creazione di un'area socialista del venti per cento portò in occasione delle elezioni politiche del 1987 " a candidature nelle liste socialiste di autorevoli esponenti radicali. "
La notizia, già apparsa nei giorni scorsi su alcuni quotidiani, non corrisponde al vero.
In quell'occasione furono presentate liste del Partito Radicale in tutte le circoscrizioni per la Camera. Per il Senato in alcune regioni vennero presentate liste unitarie Pr-Psi-Psdi, sottoscritte dai segretari dei tre partiti, con un simbolo che riproduceva i tre emblemi. In Trentino l'accordo elettorale venne esteso alla componente Verde; in altre regioni anche a liberali e repubblicani.
Si trattava di un primo, ambizioso, tentativo di dare forma anche elettorale ad un 'rassemblement' di forze socialiste e laiche; un tentativo che aveva quindi forza ancor maggiore che la semplice presenza di esponenti radicali in liste socialiste.
Peccato che da allora la strategia del Psi abbia preso altre strade.