Roma, 4 luglio - N. R. - Questa mattina, i deputati Peppino Calderisi, Adelaide Aglietta, Mauro Mellini e il tesoriere del PR, Paolo Vigevano, hanno tenuto una conferenza stampa sulle nuove iniziative giudiziarie radicali nei confronti della Rai relative alla gestione del servizio pubblico durante la campagna elettorale. Le iniziative vengono prese alla luce del nuovo dossier del Centro di Ascolto radicale e della recente sentenza della Corte di Cassazione che ha qualificato i dirigenti Rai come incaricati di pubblico servizio.
Mellini ha spiegato:
"la recente sentenza delle Sezioni Riunite Penali della Corte di Cassazione che ha stabilito che la RAI esercita un pubblico servizio e che i Dirigenti ed impiegati della RAI debbono essere considerati 'persone incaricate di un pubblico servizio' ai sensi dell'art. 358 C. P. , ha implicazioni e conseguenze che vanno molto al di là del caso per il quale si procedeva.
In quanto 'persone incaricate di pubblico servizio' per lo svolgimento della funzione informativa dell'Ente, i Dirigenti ed impiegati RAI sono soggetti cui può essere addebitato il reato di 'omissione o rifiuto in atti d'ufficio', configurabile, ad esempio, in caso di inosservanza (più volte denunciata) di disposizioni di indirizzo della Commissione di Vigilanza.
E inoltre possono rispondere di corruzione, qualora 'ricevano denaro o altra utilità' per compiere atti contrari ai doveri del proprio ufficio (art. 318 e 320 C. P. ) .
Ma soprattutto i Dirigenti Rai possono compiere il reato di 'peculato per distrazione' (art. 314 C. P. ) ove distraggono a finalità diverse da quelle istituzionali e cioè dalla informazione pubblica, obiettivo completo ed imparziale, i fondi pubblici riscossi dalla RAI con la tassa sulle radioaudizioni destinandoli ad un tipo diverso di attività improntato a finalità private e di parte. Con la sentenza delle Sezioni Riunite, inoltre, sorge per la Commissione Parlamentare di Vigilanza l'obbligo di rapporto all'Autorità Giudiziaria in caso di constatata inadempienza della Rai alle disposizioni di indirizzo impartite. "
Adelaide Aglietta ha quindi ricordato come la Commissione di Vigilanza Rai avesse stabilito nella sua riunione dell' 11 maggio 1989 che "durante il periodo della campagna elettorale i candidati ed i rappresentanti di partiti, anche se non candidati, non possono intervenire in video o in radio in alcuna trasmissione che non sia espressamente elettorale, senza pregiudizio, naturalmente dell'informazione propria delle testate giornalistiche in conformità ai principi generali, agli indirizzi emanati ed alle premesse della presente delibera".
E' stato quindi presentato il dossier del Centro d'ascolto dell' Informazione Radiotelevisiva del Partito Radicale con dati su:
- TG1, TG2, TG3 DURANTE LE CAMPAGNE ELETTORALI 1989, 1987, 1984, 1983.
- LE PRESENZE DI ESPONENTI POLITICI NELLE TRASMISSIONI EXTRA TG DURANTE LA CAMPAGNA ELETTORALE EUROPEA '89
- DELIBERA DI INDIRIZZO DELLA COMMISSIONE DI VIGILANZA SULLA RAI DELL'11 MAGGIO 1989
- INDICI DI ASCOLTO MEDI DELLE TRIBUNE ELETTORALI E POLITICHE DAL 1960
- I CONGRESSI DEI PARTITI DA NOVEMBRE 1988
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IL DOSSIER INTEGRALE PUO' ESSERE RICHIESTO PRESSO IL GRUPPO PARLAMENTARE FEDERALISTA EUROPEO, VIA UFFICI DEL VICARIO, 21,
TEL. 67 17 311/ 67 17 9592.
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Forniamo qui solo due tabelle particolarmente significative relative alle presenze nelle trasmissioni extraTG ed alla progressiva perdita di ascoltatori delle Tribune politiche ed elettorali.
N. B. LE TABELLE SONO REPERIBILI A C. SO RINASCIMENTO.