Roma, 6 luglio - N. R. - Il presidente del gruppo della Sinistra Indipendente alla Camera, Stefano Rodotà, intervistato da Radio Radicale a proposito della sua proposta di autoconvocazione del parlamento, ha detto tra l'altro:

"Ho l'impressione che il Quirinale abbia ecceduto nel reagire a questa mia proposta. Forse altrettanta prontezza di reazione mi sarei aspettato nel caso di segretari di partito i quali annunciano a data prefissata lo scioglimento delle Camere. Qui davvero vengono lese prerogative tipiche del Presidente della Repubblica. In definitiva mi sembra che la mia iniziativa sia molto più corretta di tante altre che non hanno provocato neppure un batter di ciglio da parte del Quirinale. Certo si tratta di una scelta non facile, tanto è vero che ho avanzato questa proposta in completa solitudine, senza neppure coinvolgere il mio gruppo. L'autoconvocazione delle Camere è una scelta estrema ma del tutto corretta dal punto di vista formale. E' chiaro che - come qualcuno ha fatto notare - il problema dell'ordine del giorno dell'eventuale seduta autoconvocata, è molto delicato, ma non è detto che si debba mettere all'ordine del giorno in maniera esplicita 'Crisi di governo', si può discutere sulla formulazione.

L'importante è riconoscere che ci troviamo davanti ad una situazione del tutto eccezionale. E' comunque impossibile che i Presidenti delle due Camere possano non procedere alla convocazione della seduta, qualora si sia raggiunto il numero di firme necessarie a questo scopo".