Roma, 11 luglio - N. R. - Marco Pannella è intervenuto ieri alla Tribuna Politica della crisi su Rai1. Intervistato da Saverio Cicala de 'Il Giorno' ha affrontato i nodi della crisi di governo, del polo laico, del ruolo del Capo dello Stato, delle prospettive del Pr. Questi alcuni passaggi del suo intervento.
governo
"Il programma di questo governo non potrà che riprendere i temi che da anni abbiamo imposto: chiediamo quindi ai liberali, ai repubblicani, alla Dc, ad Andreotti di considerare il nostro ruolo. Credo che Andreotti si stia perlomeno ponendo il problema della presenza di radicali e di altre forze. Se si ripete la 'parolaccia' del pentapartito non vedo perché non si possa parlare di eptapartito o esapartito, non vedo perché chi ha lanciato i punti programmatici di ogni governo dovrebbe starne fuori. Il problema è piuttosto quello della presenza al governo di un Psi che in alcuni punti ha un programma identico a quello del Msi.
Andreotti, è l'unico di tutto il serraglio partitocratico ad avere il senso del potere e dello Stato più che quello di partito; non a caso non è mai stato segretario del suo partito. A livello di governo è il più capace; la sua forza non la si spiega certo col demonio, con Belzebù come scriveva qualcuno.
repubblica presidenziale
"Ne esistono di vario tipo: quella che propone il Psi è di tipo sudamericano e con gli stivali. "
polo laico
" Il mio modo di difendere la Federazione Laica è stato l'unico premiato dagli elettori. Ora Craxi ritiene, la stampa ritiene, che da parte liberale e repubblicana si sia lasciato perdere il progetto di Federazione. Se fosse esatto che per qualche piatto di lenticchie, per qualche ministero, si molla tutto peggio per chi sui accontenta di così poco. "
presidente della repubblica
"Cossiga dovrebbe interrogarsi sulla funzione di presidente-notaio che si attribuisce: comunque come notaio avrebbe il dovere di notificare alla magistratura, alla polizia, gli atti di sovversione della costituzione che vengono compiuti. "
partito radicale
" Dal 25 al 31 luglio a Strasbugo, un Consiglio Federale, quasi un piccolo congresso, deciderà se deve continuare ad esistere questa forza transnazionale e transpartitica che ha capito ed indicato che i problemi del nostro tempo non si possono risolvere solo sul piano nazionale. Ma lo decideranno in primo luogo i cittadini italiani e degli altri Paesi scegliendo di iscriversi o meno. "