Roma, 14 luglio - N. R. - Handicappati e malati diventano "legislatori" con due proposte di legge regionali di iniziativa popolare sulle quali è iniziata la raccolta firme il 7 luglio.
Il Comitato Promotore riunisce, per ora, la Lega Arcobaleno per i diritti degli anziani degli handicappati e dei malati, AIAS, AIP, UILDM, Lega Diritto Lavoro Handicappati, Nuovi Orizzonti, ANEOS, Associazione Volare.
La prima proposta di legge tende a risolvere globalmente il complesso problema del trasporto di chi non può camminare o lo fa con estrema difficoltà: autobus urbani ed extraurbani tutti progressivamente resi accessibili anche alle "persone su sedie a ruote", minibus a chiamata su prenotazione individuale o collettiva, taxi a tariffa convenzionata per coloro che non possono fisicamente utilizzare gli altri tipi di trasporto, contributi per acquistare taxi accessibili, per modificare in tal senso vetture private e per dotarle di comandi manuali od automatici utili per la guida degli handicappati.
La seconda proposta di legge disciplina il comportamento del personale all'interno delle strutture ospedaliere pubbliche e private: cartella clinica chiara ed esplicita che evidenzi anche i rischi "particolari" connessi con la terapia o l'intervento chirurgico e controfirmata ad ogni pagina anche dal malato, diritto alla presenza del medico di fiducia, obbligo del "cartellino" di riconoscimento, pubblicizzazione dei diritti del malato.
Nel suo documento programmatico, il Comitato Promotore sottolinea che l'iniziativa non è altro che "la prima tappa per il raggiungimento del diritto alla piena mobilità, capace di avviare un discorso organico sui problemi connessi alla impossibilità di circolare e di muoversi da parte di una popolazione che secondo i dati dell'OMS entro l'anno 2. 000 giungerà al 50% del totale".
Il vice segretario della lega Arcobaleno, Bruno Tescari che ha elaborato la legge sull'accessibilità dei mezzi di trasporto, afferma: "Parlamento e Regione debbono smetterla di predicare bene e razzolare male. O hanno il coraggio di approvare una legge nella quale venga detto 'vietato l'ingresso agli handicappati' oppure debbono affrettarsi ad approvare ed a far rispettare serie leggi di integrazione. Organizzeremo una grande manifestazione che dimostrerà che sono le Aziende di trasporto come ATAC ed ACOTRAL a far perdere molto tempo ai viaggiatori e non noi che vogliamo che tutti gli autobus siano dotati, progressivamente, di un elevatore per farci salire con le carrozzelle. Infatti, facendoci portare in braccio, saliremo sulle vetture mettendoci in fila valendoci del nostro diritto di cittadini. E poiché per ognuno che sale portato in braccio occorreranno almeno cinque minuti mentre con l'elevatore occorrerebbero cinquanta secondi, l'intero traffico verrà ritardato ed ostacolato; non da noi be
nsì da chi non vuol capire e vuole separarci dai 'normaloidi'. L'autobus per noi non è solo un mezzo di trasporto ma anche un mezzo per comunicare, per gioire, per amare".