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Agora' Agora - 15 luglio 1989
REFERENDUM PESTICIDI: 900 MILA FIRME PER IL REFERENDUM CONTRO I PESTICIDI CONSEGNATE OGGI IN CASSAZIONE.

Roma, 15 luglio - N. R. - Questa mattina sono state consegnate alla Corte di Cassazione le firme del referendum sui pesticidi: sono quasi 900 mila.

Si chiede che venga sottoposto a referendum il secondo paragrafo del comma H, articolo 5 della legge 283 del 1962 sulla "Disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande". Il comma è alla base di tutti gli atti con i quali il ministero della Sanità definisce i limiti di tolleranza ed ammissibilità dei pesticidi negli alimenti.

L'altissimo numero di firme raccolte, nonostante la concomitanza della campagna elettorale, conferma la validità degli obiettivi del comitato promotore :

1) la drastica ed immediata riduzione dell'uso della chimica di sintesi in agricoltura;

2) una nuova ed adeguata legislazione in materia che tuteli i consumatori, gli agricoltori, l'ambiente;

3) la riconversione ecologica dell'agricoltura con l'agricoltura biologica e l'agricoltura integrata. Queste proposte diventano più urgenti di fronte alla drammatica situazione emersa ancora una volta in questi giorni in Adriatico, invaso dalle alghe e dalle mucillagini. L'agricoltura chimicizzata, insieme con l'industria, i megallevamenti industriali, la detergenza e gli scarichi fognari, è tra le cause del sempre più preoccupante degrado marino.

La grande adesione alla proposta referendaria indica la richiesta da parte dei cittadini di provvedimenti governativi immediati e di interventi regionali per fermare l'inquinamento ed invertire la rotta verso una produzione compatibile con l'ambiente.

Il comitato promotore, raggiunto questo primo obiettivo, seguirà l' iter referendario fino al voto che dovrebbe tenersi nella primavera del 1990.

Entro il 15 dicembre la Corte di Cassazione deciderà sulla legittimità della richiesta; entro il 20 gennaio la Corte Costituzionale deciderà sull'ammissibilità del quesito. In caso di ammissibilità il Presidente della Repubblica, su deliberazione del Consiglio dei Ministri, dovrà fissare con decreto la data del referendum in una domenica compresa tra il 15 aprile ed il 15 giugno 1990.

 
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