Roma 24 luglio - N. R. - Nicola Matteucci, docente di filosofia all'Università di Bologna ed editorialista de 'Il Giornale' è membro del Comitato per la Federazione Laica.

Intervistato da 'Radio Radicale' ha parlato delle prospettive della Federazione.

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Cosa succederà al Comitato per la Federazione?

Bisogna distinguere diversi punti di vista dei protagonisti. Finora solamente in tre hanno avuto rilevanza: liberali, repubblicani e radicali di Pannella. Ma in questo Comitato vi sono anche indipendenti che sono stati trattati come specchietti per le allodole e questo non è il modo migliore per procedere ad una grande operazione strategica che richiede pazienza e tempo.

E allora cosa farete?

Finora siamo riusciti a sopravvivere, non tanto all'insucesso elettorale ma al fatto che i leader dei diversi partiti hanno parlato, discusso messo in crisi la Federazione senza ascoltare il parere dei membri indipendenti che - dietro mio suggerimento - si riuniranno ai primi di settembre per concordare una linea politica comune (noi non siamo degli uomini politici militanti, in prima linea, però abbiamo non tanto una onorabilità da difendere quanto delle idee che verificheremo con gli altri partiti) . Dobbiamo lasciar fuori il problema strategico della Federazione, che richiede molti mesi se non anni, dagli obiettivi tattici dei diversi partiti.

Quale può essere il ruolo di Pannella?

C'è uno spazio vuoto che deve essere riempito: il leader per riempire questo spazio è lui. Pannella deve togliere le tende dall'Italia e andare in Europa: ci avviciniamo al '92 con grandissimi problemi politici, perché avremo una Europa senza potere rappresentativo europeo.

Pannella deve battersi per l'Europa e tutta la Federazione sarà con lui.