Roma, 26 luglio - N. R. - Il segretario del Coordinamento Radicale Antiproibizionista, Gino Del Gatto, interviene sulle affermazioni del ministro Rosa Russo Jervolino.
*********************************
Non sappiamo per quale senso di civetteria il ministro Russo-Jervolino ha voluto rilanciare la campagna per la sua legge dalla comunità di San Patrignano.
Non intendiamo qui giudicare Muccioli ma non possiamo esimerci dal sottolineare come sia scarso il senso dello Stato in un Ministro della Repubblica se avverte il bisogno di ispirarsi a quella comunità. Da questo pulpito vengono sempre raccomandazioni a superare il diritto e la certezza del diritto per affrontare l'emergenza droga; viene il richiamo ai valori dei tempi andati e così via.
A meno di non sospettare che alla Russo-Jervolino interessi far approvare la legge per disporre dei 600 miliardi in spirito democristianamente clerico-clientelare le comunità terapeutiche infatti vanno sempre più sostituendosi alle famigerate IPAB. Il ministro si lamenta della disinformazione e della criminalizzazione della sua legge; allora torniamo ad informarla;
è politicamente irresponsabile proporre una legge le cui misure si sono dimostrate, in precedenti esperienze, inefficaci e controproducenti; è immorale declamare per legge un principio morale quali quello della illiceità di drogarsi, soprattutto quando non si sanno proporre luoghi e momenti di un'effettiva scelta; è ipocrita parlare di assistenza sociale e sanitaria, quando si comminano sanzioni come il domicilio coatto e il ritiro di patente ai consumatori nell'illusione di dissuaderli e la falsa scelta tra cura e carceri ai tossicodipendenti.
Il ministro proprio in quanto responsabile della task-force del governo ha il dovere di fare proposte capaci di governare non già l'emergenza droga quanto piuttosto la questione delle droghe in una società moderna, nel contesto di un sistema mondiale delle droghe che altro non è che una multinazionale del crimine che vede coinvolti stati interi di più continenti.
Quindi c'è un problema della tossicodipendenza per la quale è urgente una effettiva politica sanitaria e un problema droga internazionale per il quale è necessario avviare serie riflessioni ed iniziative politiche.