Roma, 27 luglio - N. R. - Il segretario del CO. R. A. , Gino Del Gatto, ha dichiarato:
"E' nel temperamento del presidente del Consiglio traghettar capre e cavoli ma la sua dichiarazione sulla droga rischia di trasformarlo in Caronte a distribuire consumatori e tossicodipendenti nei vari gironi dell'inferno.
Stabilito il principio dell' 'illiceità' in sé dall'uso delle droghe ne discende la punibilità con misure sanzionatorie che il traghettatore si propone di contemperare con le misure terapeutico-riabilitative. Sennonché prima di passare agli articoli sanzionatori che da soli faranno saltare il sistema giudiziario, ci sono le situazioni dell'articolo precedente, quello del principio della illiceità e delle transazioni, dalla detenzione alla cessione e alla vendita delle sostanze, che espongono tutti, consumatori e tossicodipendenti, a pene pesanti. C'è addirittura l'articolo del nuovo reato di 'abbandono di siringhe'. Fatta della legge sulla droga una bandiera di guerra di religione, sembra che si tratti di parlare di 'gusto di beni e di mali'.
Se è possibile tornare dalle opinioni alle cose dobbiamo ricordare al presidente del Consiglio che l'unica e sola emergenza che il Paese ha di fronte è l'incombente epidemia di SIDA (Sindrome di Immunodeficenza Acquisita) per contenere la quale è necessario prendere immediatamente misure sanitarie che vanno dallo scambio delle siringhe alla distribuzione controllata dell'eroina nei confronti di tutti i soggetti a rischio, consumatori, tossicodipendenti, prostitute e prostituti e sinanche detenuti. "