Roma, 2 agosto -N.R.- Silvia Bizzarri, 52 anni, specialista nel recupero dell'handicap, ha interrotto alla fine della scorsa settimana (VEDI N.R. n. 162, 29 luglio, 1149) il digiuno col quale richiedeva un dibattito con Craxi riguarda la nuova legge sulla droga (che punirà tra l'altro col ritiro di patente e passaporto i consumatori di hascisc). La Bizzarri intende precisare la scadenza delle sue iniziative nei confronti di Craxi.
" Nella serata di mercoledì 26 luglio mi sono recata nei pressi dell'Hotel Raphael. I segnali, lievemente concitati, giunti dall'ambiente circostante fanno presumere che la presenza di una persona di oltre 50 anni, giunta al 62· giorno di digiuno seduta sui gradini di una chiesa a circa 10 metri dall'abitazione del Segretario di un partito Socialista Libertario Umanitario, possa avere pur creato qualche problema.
Nella giornata di venerdì 28 luglio, in mattinata, all'interno dell'Hotel Raphael, ricevuta dal personale dell'Hotel con squisita cortesia e chiara solidale simpatia, accomodata in un confortevole divano, ancora una volta ho usufruito dell'art. 80 comma 2 della legge 685 dello Stato italiano (modica quantità), riaffermandone per la terza volta pubblicamente l'esistenza, troppo spesso abusivamente inapplicata nei confronti di giovani e giovanissimi, per i quali di converso ( a differenza di me) viene applicata una legge 'americana' che non esiste.
Fumando uno spinello dentro l'abitazione di Craxi, ho consegnato 3 doni per il medesimo, nelle mani del personale conversando amabilmente con loro: 63 rose scarlatte, una per ogni giorno di digiuno; un volume che tratta di 2000 anni di storia della mite canapa, accompagnato da una lettera personale; una bottiglia di champagne rosè, il cui motivo è spiegato nella lettera.
Non capisco come possano esistere persone che per farsi una canna vanno all'estero, quando è diritto di ogni cittadino fumarle anche dentro casa di Bettino."