Roma, 3 agosto -N.R.- Pubblichiamo integralmente il documento sulla convergenza unitaria dei gruppi parlamentari Verde e Verde Arcobaleno, sottoscritto dai ventitrè parlamentari, aperto alla discussione che si incardinerà da ora sino agli appuntamenti di settembre.
Il documento è stato illustrato stamane in una conferenza stampa.
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PREMESSA
oggetto del confronto è l'ipotesi di costituzione, secondo tempi rapidi e procedure definite, di un unico gruppo parlamentare cui giungere attraverso l'esperimento di coordinamento dei deputati e dei senatori dell'opzione verde.
Si tratta di arricchire con il progetto di unità, i rapporti di collaborazione e di comune consapevolezza politica già sperimentati nel lavoro parlamentare.
Sono intuibili i vantaggi derivanti dalla costruzione di un gruppo composto da 21 deputati impegnati a rappresentare le priorità dell'ambiente nell'attività legislativa.
1) Il seminario prende atto che nel parlamento europeo è già stata attuata con piena convinzione una analoga scelta di convergenza unitaria in quanto tutti gli eletti nelle due liste verdi (per non parlare di altre componenti confluite nel gruppo), hanno dato luogo al gruppo "i verdi al parlamento europeo".
Questa scelta risponde alle aspettative dei cittadini e dell'opinione pubblica ambientalista ed incontra grandi vantaggi di efficacia politica e di funzionalità operativa.
Noi crediamo nell'utilità, per il peso crescente della dimensione europea in materia di ambiente, di stabilire una forma di coordinamento con il gruppo europarlamentare, anche secondo le richieste di quest'ultimo.
2) Il dibattito seminariale che si è tenuto tra i deputati e senatori che hanno sottoscritto questo documento, ha visto, assieme all'emergere di importanti nodi del processo generale di unificazione della forma del soggetto politico verde, (ad esempio le connessioni tra rappresentati istituzionali e movimento, la ricerca di nuove regole di deontologia politica), anche fondamentali acquisizioni comuni che costituiscono la ragione e la garanzia delle nostre proposte unificanti.
In particolare:
A - Vi è una diffusa coscienza sulla priorità della questione ambientale nella nostra epoca, priorità che è alla base del nostro agire collettivo così da penetrare ogni nostra iniziativa parlamentare. Questa priorità va intesa nella sua globalità in quanto riguarda le basi stesse della vita su questo pianeta e, dunque, la ragione di ogni azione dei verdi fuori e dentro le istituzioni.
La questione ambientale, secondo un approccio globale e articolato, non può essere disgiunta dall'impegno ecopacifista per una pace disarmata e - per il drammatico intreccio tra debito, catastrofi ecologico e povertà - si connette con i problemi del sud del mondo.
L'affermazione dei diritti sociali e dei diritti della persona è parte integrante di un rinnovamento della democrazia.
B - Non vi è alcun interesse pe vecchie logiche di schieramento. Riteniamo importante affermare una nuova cultura politica di governo (che si esercita anche dall'opposizione), ossia una capacità non solo di porre i problemi e di sostenerli con lotte ed iniziative con la gente e fra la gente, ma anche di raggiungere risultati concreti e proporre e praticare soluzioni adeguate nei tempi - sempre più stretti - imposti dalle emergenze ambientali.
Il nostro orizzonte è una svolta ecologista che riteniamo compatibile ed anzi garante di una società libera, giusta, capace di rinnovare profondamente il costume della politica.
C - La nostra comune coscienza ambientalista è rafforzata dal riconoscimento delle diversità culturali e delle identità personali di ciascuno di noi. Queste diversità non ostacoleranno il progetto di una politica comune. Un gruppo unitario comporta la disponibilità da parte di ciascuno di mettere in discussione se stesso, di dialogare e di rifiutare logiche di componenti: se ciò non si dovesse verificare si correrebbe il rischio di un pratico dissolversi di ogni patto unitario.
D - La prospettiva dell'unità e la pratica dell'immediato collegamento in sede parlamentare sono una ragione per aprire in tutto l'arcipelago ambientalista un dibattito realistico sulle ragioni e i modi della convergenza unitaria nel processo di rifondazione di un nuovo soggetto verde.
Ci auguriamo che il progetto di unificazione da attuare in tempi ragionevolmente rapidi, sia avvalorato dai risultati del dibattito esterno.
Riconfermiamo comunque, anche in questo caso il bisogno di collegare la nostra responsabilità con la nostra autonomia.
2)- La discussione del seminario ha avuto presenti le prossime scadenze parlamentari:
A - varato il nuovo governo, con la nostra contrarietà a causa della sua inadeguatezza programmatica e politica, dobbiamo affrontare il serrato lavoro parlamentare che sappia aprire spazi alle nostre proposte e chiuderne a quelle eco-compatibili.
B - la campagna referendaria sui più importanti referendum (caccia e pesticidi) richiede una forte iniziativa parlamentare per il raggiungimento degli obbiettivi. La stessa iniziativa ci proponiamo per l'affermazione delle finalità assunte dal referendum sull'introduzione di un regime garantista per i lavoratori nelle piccole imprese.
C - A partire dall'Adriatico, dalle aziende inquinanti ad alto rischio, e dalle altre quotidiane emergenze ambientali, la nostra capacità di iniziativa sarà sempre più messa alla prova.
D - E' imminente l'inizio della sessione di lavori per la legge finanziaria e di bilancio. Si tratterà di riportare a sintesi la nostra presenza nel parlamento.
E - E' tempo di rinnovo delle commissioni permanenti. la nostra attitudine a coordinarci (e la nostra volontà unitaria) potrà già misurarsi in questa prima scadenza.
CONCLUSIONI PROVVISORIE
Il seminario ha preso le seguenti conclusioni limitate al fine di consentire da un lato il formarsi di alcune consuetudini interne propedeutiche alla convergenza e dall'altro l'apertura del confronto con l'intero ambientalismo organizzato.
1) - Gli strumenti di iniziativa parlamentare (proposte di legge, mozioni, interpellanze, interrogazioni, ecc...) saranno elaborati mediante criteri di confronto preventivo e collaborazione;
2) - viene adottata la tendenza alla rappresentanza unitaria di tutti i parlamentari ad opzione verde nelle commissioni o giunte parlamentari (conferenza dei capigruppo, giunte parlamentari (conferenza dei capigruppo, giunta per il regolamento, ufficio di presidenza, giunta per le elezioni, giunta per le autorizzazioni a procedere, ecc..);
3) - Viene avviata la costituzione di gruppi di lavoro composti dai parlamentari verdi secondo scelte tematiche ( - ambiente, scienza e tecnologia - diritti sociali ed economia - pace ed esteri - istituzioni);
4) - Si costituisce un gruppo di lavoro comune sulla sessione di bilancio per pervenire a posizioni omogenee;
5) - rispetto a questioni di particolare importanza politica ed istituzionale, si adotteranno procedure automatiche di consultazione interna;
6) - i risultati del seminario sintetizzati in questo documento andranno diffusi con massima ampiezza e ad ogni soggetto del mondo ambientalista sarà richiesto di esprimersi sulla proposta di convergenza unitaria maturata nel seminario.
I risultati di questo confronto aiuteranno a proseguire la riflessione e l'iniziativa avviate alla ripresa dei lavori del parlamento dopo la sospensione estiva, in un incontro già fissato per i primi di ottobre.
EDO RONCHI GIANNI LANZINGER ANNA DONATI FRANCO CORLEONE ADELAIDE AGLIETTA SERGIO ANDREIS FRANCA BASSI MARCO BOATO MARIO CAPANNA ALESSANDRA CECCHETTO COCO LAURA CIMA ADELE FACCIO ROSA FILIPPINI GIANNI MATTIOLI GUIDO POLLICE ANNAMARIA PROCACCI FRANCO RUSSO FRANCESCO RUTELLI GIANCARLO SALVOLDI MASSIMO SCALIA GIANNI TAMINO EMILIO VESCE GIANLUIGI CERUTI