Roma, 3 agosto - N.R. - Per iniziativa del deputato verde Alessandra Cecchetto e del deputato radicale Domenico Modugno, i rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari della Camera hanno aderito ad una nuova interrogazione sulla situazione dell'ex ospedale psichiatrico "Mandolari" di Messina. Anche al Senato si sta svolgendo un'analoga iniziativa per opera del senatore radicale Franco Corleone. Già nel marzo di quest'anno era stata presentata un'interrogazione (primo firmatario Domenico Modugno) sull'ospedale Mandolari senza che a questa sortisse alcun effetto.
"Ci auguriamo - ha dichiarato Domenico Modugno - che il nuovo corso inaugurato dal Ministro De Lorenzo dia attenzione ed iniziative concrete a queste situazioni di emarginazione. E' tempo che qualcuno si accorga di come lo Stato sia fallito ogni qualvolta un malato è costretto a stare in un letto senza lenzuola, a mangiare come in un lager, a vestire abiti stracciati ed a stare in una struttura che non deve curarlo ma solo contenerlo".
"Esistono e sono state individuate precise fasi d'intervento" ha dichiarato Alessandra Cecchetto "nella nostra interrogazione abbiamo voluto riportare un ampio stralcio della relazione del Dott. Di Pietro (direttore dei servizi territoriali di tutela della salute mentale della USL ME 41) per dimostrare che oggi si può intervenire e che questo dipende solo dalla volontà politica degli amministratori. Parimenti, se sino ad oggi non si è intervenuti, è irresponsabilità politica e di questo qualcuno ne dovrà rispondere".
Secondo il senatore Corleone "o si dà immediatamente avvio al piano d'interventi progettato o la USL ME 41 dev'essere sciolta. Non si capisce perchè l'assessore alla sanità della Regione Sicilia non è intervenuto nei confronti del Mandolari di Messina con la stessa tempestività e determinazione dimostrata ad Agrigento".