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Agora' Agora - 5 agosto 1989
SANITA': FAR FUNZIONARE IL CONSULTORIO SESSUALE PRESSO L'OSPEDALE MAURIZIANO DI TORINO. INTERROGAZIONE DEI SENATORI FEDERALISTI EUROPEI ECOLOGISTI.

Roma, 5 agosto -N.R.- I senatori del gruppo Federalista Europeo Ecologista del Senato Franco Corleone, Marco Boato, Gianfranco Spadaccia e Lorenzo Strik Lievers, hanno rivolto al ministro della Sanità la seguente interrogazione.

Premesso che:

- presso l'ospedale Mauriziano di Torino è in funzione dal 1 marzo 1971 un Consultorio di Sessuologia che è stato il primo consultorio sessuologico italiano operante in una struttura pubblica e tutt'oggi è l'unico centro multidisciplinare per l'intera regione Piemonte;

- le finalità del consultorio sono: la diagnosi e la cura delle patologie sessuali, individuali e di coppia, nelle componenti psichiche e fisiche; l'attività di informazione e prevenzione nel settore della salute psicosessuale della persona; la collaborazione e l'integrazione con le strutture territoriali di primo livello; dunque si tratta di una struttura poliambulatoriale che assicura la presenza di vari consulenti (andrologo, angiologo, assistente speciale, psichiatra, ecc...) e consente interventi multidisciplinari indispensabili per un efficace trattamento delle patologie sessuali e delle loro componenti fisiologiche, psicologiche e sociali;

- il Consultorio è una delle poche strutture pubbliche italiane che si occupano con preparazione ed esperienza di assistenza a persone transessuali: il trattamento delle persone transessuali che intendono cambiare sesso è eseguito seguendo i protocolli internazionali e dura circa due anni prima della operazione di cambiamento degli organi genitali e dopo l'intervento prosegue tutto il tempo necessario alla persona per ristabilire un equilibrio personale; la professionalità e la serietà del Consultorio in materia è riconosciuta a livello nazionale, tanto che le relazioni che il Consultorio produce alla fine del trattamento sono accertate dal Tribunale competente per il cambiamento di stato anagrafico ai sensi della legge vigente, come relazione periziale in sostituzione di altre (che costerebbero milioni ai transessuali).

- risulta agli interroganti che il Consultorio non accetta più nuovi casi, che le prenotazioni stesse sono bloccate da almeno cinque mesi e che i pazienti seguiti lamentano lunghi periodi di attesa per poter accedere alle terapie o agli interventi chirurgici; s la situazione non si modifica l'attività del Consultorio cesserà completamente con la conseguenza che gli utenti non avranno altra scelta che il ricorso alle strutture private;

- dal 1988 il Consultorio manca di un responsabile e tutti i consulenti prestano la loro opera a tempo determinato (dalle 3 alle 9 ore settimanali per specialità che non sono assolutamente sufficienti per coprire la richiesta di intervento tanto che ognuno dei medici presta numerose ore straordinarie di attività senza ricevere alcun compenso);

- malgrado l'afflusso sempre crescente di pazienti, provenienti per la maggior parte dai consultori familiari e dai medici di base (l'incremento medio annuo ed ancora oggi, ad attività bloccata, il Consultorio riceve mediamente 15 richieste di intervento la settimana) non è stato avviato alcun piano di potenziamento della struttura o di finanziamento della stessa; in particolare il Consultorio manca di alcune apparecchiature necessarie per la diagnosi delle forme di impotenza maschile, che da sole costituiscono circa la metà di tutte le patologie affrontate dal Consultorio;

- bisogna sottolineare la grande esperienza e professionalità acquisita in questi anni dagli operatori del Consultorio, che rendono preziosa la loro attività in un campo come quello delle patologie sessuali dove la sanità pubblica può offrire molto poco, (l'importanza di una vita sessuale serena e della rimozione delle cause fisiologiche e psichiche che impediscono una piena realizzazione dell'identità psicosessuale della persona, sono universalmente riconosciuti dalla scienza moderna come uno dei principali obiettivi di politica sanitaria).

- si sottolinea infine l'importanza di una tale struttura in un periodo storico come quello presente, dove con la comparsa dell'AIDS le problematiche legate alla sfera sessuale sono notevolmente e aumentate.

Si interroga il Ministro della Sanità per conoscere:

- se intende intervenire presso l'ospedale Mauriziano e l'assessore regionale alla Sanità della Regione Piemonte, affinché si impedisca la chiusura del consultorio e per potenziarne l'attività creando una struttura stabile, con un aumento dello delle specialità e delle ore di disponibilità dei medici tale che tutte le richieste possano essere esaurite con l'acquisto della strumentazione necessaria e con l'individualità all'interno dell'ospedale della sede idonea;

- per le persone transessuali che avvalendosi della legge vigente intendono sottoporsi ad intervento chirurgico di cambiamento di sesso, si chiede se non si ritenga opportuno e necessario istituire almeno un centro presso ogni regione italiana, polispecialistico e non soltanto chirurgico che sappia offrire rutta l'assistenza necessaria alle persone transessuali, (a tale proposito giova ricordare che i prezzi medi di un intervento chirurgico di cambiamento di sesso in Italia, oggi si aggirano intorno ai 30-35 milioni cifra che è spesso la causa forzata da parte di molti transessuali di praticare la prostituzione).

 
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