Roma, 8 agosto -N.R.- Molti e spesso insondabili appaiono ancora i problemi relativi alla partecipazione degli invitati sovietici al Consiglio Federale del Partito Radicale.
Il primo segretario del Partito Radicale, Sergio Stanzani, ha chiesto un incontro con l'ambasciatore sovietico a Roma, Lunkov. Intanto l'ambasciata italiana a Mosca, interpellata via telex, assicura non esservi nessuna difficoltà da parte italiana alla concessione del visto di ingresso in Italia dei cittadini sovietici, invitati e membri del Consiglio Federale.
E' da maggio scorso - in occasione del Congresso italiano di Rimini - e poi da giugno - per il Consiglio Federale di Strasburgo - che il Pr tenta e non riesce ad assicurare la presenza degli iscritti sovietici ai lavori e alle principali manifestazioni statutarie del partito.
Non si sa quanto dipenda da difficoltà di ordine burocratico o da contrarietà di carattere politico.
Per quanto riguarda l'Italia non si riesce a comunicare per telefono con Mosca dove in buona parte risiedono gli iscritti radicali, perchè il "15", che è il servizio della SIP di prenotazioni internazionali - obbligatorio per chi vuole telefonare in Russia - non funziona e fa registrare attese fino a cinque ore.
Per quanto riguarda l'Unione Sovietica, non si riescono ad ottenere i visti di ingresso in Urss, dove esponenti radicali intendono recarsi per incontrare gli iscritti, perchè è necessario esibire la prenotazione alberghiera e le agenzie di viaggio non hanno disponibilità di alberghi a Mosca fino a settembre.