Roma, 12 agosto -N.R.- Francesco Rutelli, deputato Verde Arcobaleno, ha presentato a Montecitorio una proposta di legge che istituisce in Italia un legame tra la nascita di ogni neonato e la salvaguardia dell'ambiente: perchè ad ogni nascita, in ciascun Comune italiano sia piantato un albero, e la sua collocazione sia registrata sui certificati anagrafici di ogni cittadino.
La proposta è stata sottoscritta da deputati di quasi tutti i gruppi (ma l'adesione sarà richiesta ai parlamentari di tutte le forze politiche): finora dal verde Mattioli, il radicale Calderisi, il democristiano Galli, il comunista Testa, l'indipendente di sinistra Bassanini, il liberale Battistuzzi, il repubblicano Martino, il socialdemocratico Caria, oltre a tutti i deputati Verdi Arcobaleno.
Rutelli ha così commentato la proposta:
"Qualche volta, credo valga la pena che il legislatore possa legare un messaggio simbolico e di speranza alla propria attività in particolare a quella per la difesa dell'ambiente. Abbiamo raccolto in questo senso una proposta dell'OMEP (Organizzazione Mondiale dell'Educazione Prescolastica) e della sua presidente prof.ssa Limiti, e ci batteremo per la sua traduzione in legge dello Stato sin dalla ripresa dei lavori parlamentari.
Credo sia di grande valore civico ed umano che ogni bambina o bambino possa veder crescere assieme a sè un albero, in un giardino della propria città, e che si possano creare 'generazioni' di piante legate a generazioni di bambini.
Armonizzando quest'azione con le iniziative sempre più necessarie di creazione di parchi e di rimboschimenti nelle aree idrogeologicamente a rischio potremo dare un contributo concreto e permanente ad una migliore gestione del nostro territorio.
Abbiamo proposto, come copertura finanziaria della Legge, una piccola tassazione aggiuntiva sui tabacchi: anche in questo modo, per manifestare una volontà responsabile per il reperimento delle risorse, collegata ad un tipo di coltura che è particolarmente inquinante e ad un consumo che non intendiamo criminalizzare, ma certo neppure incoraggiare."