Roma, 17 agosto -N.R.- I deputati Rutelli, Aglietta, Vesce e D'Amato, insieme ad Anna Donati, Rosa Filippini ed Edo Ronchi hanno presentato una interrogazione al ministro della Marina Mercantile e dell'Ambiente per sapere quali provvedimenti urgenti il governo intende assumere a tutela della vita del mare e se non si intenda, da parte della Marina Mercantile, emanare un decreto che vieti metodi e sistemi di pesca meccanica estremamente pericolosi per l'equilibrio delle speci ittiche.
Si tratta di sistemi di pesca meccanici potenti e sofisticati che producono uno "sforzo di pesca" (ovvero una capacità di prelievo della fauna marina) talmente elevato da mettere a repentaglio lo stock riproduttivo delle speci ittiche: dalle turbosoffianti allo strascico, dai ciancioli alle reti "pelagiche derivanti" di invenzione giapponese altrimenti dette "spadare" per la pesca del pesce spada.
Queste reti, estese fino a 15 Km senza alcun ancoraggio e mantenute in superficie dai galleggianti, rappresentano dei veri e propri sbarramenti in mare aperto che catturano indiscriminatamente i pesci e distruggono ogni specie di vita sulla superficie del mare. In questo modo anche le speci protette restano vittime di questo tipo di pesca tanto remunerativa quanto distruttiva.
Inoltre, la drastica carenza e l'inefficienza di adeguati sistemi di depurazione delle acque di scarico di origine organica e chimica e il continuo sversamento in mare, da parte di petroliere e mercantili, di sostanze inquinanti prodotte dai lavaggi delle cisterne, compromettono gli equilibri e le condizioni di sopravvivenza e riproduzione delle risorse biologiche del mare.
Infine, la cronica carenza di controlli agevola ed esaspera questi comportamenti distruttivi.