Roma, 18 agosto -N.R.- Sulla vicenda del sostituto procuratore Di Pisa, Franco Corleone, senatore radicale, membro della Commissione parlamentare Antimafia, ha dichiarato:
"Quando ci fu la grande polemica per l'allargamento del pool, che avrebbe creato gravi problemi al pool stesso, ci fu detto che il pool dei magistrati impegnati nella lotta alla mafia doveva essere una "testuggine"; oggi si vede, invece, che all'interno ci sono tante teste e tanti conflitti.
Il fatto di oggi è un epifenomeno: l'accusa che viene fatta al dottor Di Pisa è solo di condividere, in tutto o in parte, il contenuto delle lettere dell'anonimo, non di averle scritte, poiché questo è ancora da valutare essendo il procedimento giudiziario agli inizi. Questo è il reato -di opinione- per cui oggi si assume un provvedimento, che è il primo, di espulsione di un magistrato dal pool antimafia".