Roma, 19 agosto - N.R.- Sergio Stanzani, Primo Segretario del Partito radicale, ha dichiarato:
"Con singolare iniziativa, il Governo cecoslovacco ha inviato a tutte le sue rappresentanze diplomatiche, ed alle Agenzie di stampa internazionali una sorta di "diffida": se giornalisti, turisti, "provocatori" di vario genere dovessero trovarsi in difficoltà dinanzi alle iniziative poliziesche volte a vietare qualsiasi forma di celebrazione o di ricordo della primavera cecoslovacca e dell'intervento normalizzatore dei carri armati del patto di Varsavia, il Governo di Praga declina ogni responsabilità che deve, invece, esser sin d'ora ritenuta propria delle eventuali vittime.
Noi comprendiamo bene a che cosa il Governo cecoslovacco allude: lo scorso anno, infatti, non potendo prendersela con gli oppositori di Charta 77 e delle altre organizzazioni di resistenza democratica, che si erano pronunciate contro qualsiasi forma di manifestazione popolare contro il regime (allora, come oggi, d'altra parte) reiteratamente e pubblicamente accusò il Partito Radicale '"italiano" d'esser stato all'origine dell'improvvisa e grande manifestazione popolare. Furono mostrate alla stampa e alla televisione foto di macchine "abbandonate" dai radicali, volantini distribuiti nei giorni precedenti in varie zone del Paese, da militanti fra i quali l'allora deputato europeo Giovanni Negri, Segretari del Partito, militanti radicali di cinque nazionalità.
Poiché, comunque, il Partito radicale transnazionale, nonviolento, democratico, antidittatoriale che noi siamo, è e sarà presente in Cecoslovacchia, nelle forme che riterremo più adeguate per combattere contro un regime illiberale e antipatriottico, antieuropeo e violento, rispondiamo sin d'ora che responsabili delle violenze poliziesche e delle menzogne di regime saranno coloro che non consentono in Cecoslovacchia l'esercizio dei diritti umani e civili che trattati internazionali, carte dei diritti dell'uomo e la stessa Costituzione locale garantiscono invece ad ogni uomo e ad ogni donna anche in Cecoslovacchia.
Ci auguriamo che la stampa italiana, oltre che quella internazionale, non sia tutta in vacanza, o altrove, in giorni che a Praga saranno comunque quelli del ricordo della Primavera e di lotta per la libertà, il diritto, la giustizia, e la pace. Vi sono molti modi per collaborare, anche per omissione o per leggerezza, con la violenza delle dittature che appestano il nostro mondo."