Roma, 21 agosto -N.R.- Giovanni Negri, della Segreteria del partito Radicale e Consigliere Nazionale del PSDI, ha oggi inviato una lettera al Segretario socialdemocratico Cariglia nella quale auspica che "Il Psdi valuti con tutta la dovuta attenzione la formazione della lista civica per Roma intitolata Ernesto Nathan e la possibilità di concorrere direttamente alla creazione di un comune schieramento laico e socialista, democratico e progressista di alternativa storica all'amministrazione clericale capitolina. Si tratta di un'alternativa storica così urgentemente avvertita che o le forze laiche e socialiste hanno oggi il coraggio di rappresentare oppure si voteranno ad un'altrettanto storica subalternità alla peggiore DC, regalando spazi e ruoli determinanti ad altre vecchie o nuove formazioni.
Ho molto apprezzato, fra le tante scelte del partito che in questi mesi mi hanno invece trovato in posizione di profondo quanto rispettoso dissenso, la tua netta presa di posizione per dare alla capitale un sindaco laico: un obbiettivo che tuttavia può essere conquistato e potrà avere forza politica e durata solo con un nuovo, comune progetto politico ed elettorale, non certo come 'gentile concessione' della DC andreottiana.
La scelta che il Psdi si appresta a compiere per Roma - prosegue Negri nella lettera a Cariglia - è inoltre molto rilevante per i partiti laici e soprattutto per un PSI che pare ancora privilegiare la debole via del proprio solitario interesse partitocratico in luogo delle ragioni di una forte unità politica. Il voto anticipato nella capitale chiama oggi i partiti laici e socialisti alla responsabilità di una decisione di fondo che non poteva essere comunque rinviata: la scelta fra il tentativo di costruire un nuovo soggetto politico autenticamente protagonista e una frammentazione apertamente finalizzata a garantirsi posizioni di rendita politicamente sempre più marginali ed esplicitamente subalterne, per altri lustri, all'egemonia romana della DC. Sono convinto - conclude la lettera di Giovanni Negri - che il Psdi abbia potuto superare il grande travaglio e la difficoltà dell'ultimo anno grazie agli impegni e alle premesse di un proprio profondo rinnovamento, al di fuori del quale difficoltà e crisi torner
ebbero a manifestarsi. Mi auguro perciò che il partito affronti il decisivo banco di prova delle elezioni romane con spirito e logiche rinnovate, cogliendo l'opportunità di compiere un passo importante in questa direzione".